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Avellino, dramma strutture: la Sandro Abate giocherà a Napoli?

E’ che proprio non si riesce a costruire qualcosa di buona ad Avellino? E che proprio non si riesce, politicamente parlando, a stare al fianco di società sportive che vogliono investire e vincere? Possibile mai che una società come la Sandro Abate e tante altre società anche di altri sport, non riescano a giocare nella propria terra? Il problema è sotto gli occhi di tutti. Ed ora è arrivato il momento di affrontarlo. La promozione in A2 impone una riflessione importante. Ci sarà una deroga per una sola stagione. La Sandro Abate sicuramente disputerà, in deroga, per il prossimo anno, le proprie gare interne nella struttura di Pratola Serra, ma poi il regolamento parla chiaro. Se vuole continuare a giocare in serie A (e dal prossimo anno la società punta alla promozione nella massima serie…) dovrà trovarsi una struttura sportiva di un certo livello, con almeno 500 posti a sedere. Oppure, dovrà traslocare e decidere, se continuare, di andare a giocare a Napoli. Questo è il discorso. Non ci sono alternative.

Il regolamento

“Per le gare del Campionato Nazionale di Serie “A2” non è consentito l’uso di manti erbosi, naturali o sintetici, o di terra battuta. I campi devono essere coperti e avere le seguenti misure: Lunghezza minima mt. 36, massima mt. 42; Larghezza minima mt. 18, massima mt. 22; E’ consentita la tolleranza del 3% delle misure minime. Per la sola stagione sportiva successiva alla disputa del Campionato Nazionale di Serie B, per le Società promosse al Campionato Nazionale di Serie A2 è consentito disputare le gare ufficiali, con esclusione delle gare di playoff e play-out, nel medesimo impianto il cui campo di giuoco in ogni caso non potrà avere misure minime inferiori a Lunghezza mt. 32; Larghezza mt. 16”.

Strutture ad Avellino, ad eccezion fatta per il PaldelMauro, non ce ne sono. O meglio. Ci sarebbe la tendostruttura del Campo Coni dove attualmente gioca la Cus ma per campionati regionali. Per omologarla per la Serie A, servirebbero soldi (che l’Amministrazione non sembra avere) e tanti interventi strutturali. Si potrebbe pensare che in un anno si potrebbe fare tutto questo? Non crediamo proprio. Eppure la struttura c’è e la Sandro Abate, per anni, ha giocato a Pratola adattando il Palasport secondo le proprie esigenze e investendo anche in interventi strutturali importanti.

Ma adesso, in serie A, anche Pratola Serra, purtroppo, diventa una struttura troppo stretta per il problema capienza. L’alternativa sarebbe portare la Sandro Abate al centro del villaggio della città. Per poter contare anche sull’affetto e il calore dei tifosi che nell’ultima gara di sabato scorso hanno affollato il Palasport di Pratola Serra. In molti sono stati costretti per problemi di capienza a restare anche fuori e di non poter assistere alla festa finale.

La riflessione è d’obbligo. Con le Universiadi pioggia di milioni sono arrivate a Salerno e Napoli. Ad Avellino poco e niente, come sempre. Qualche centinaio di migliaia di euro per lo Stadio Partenio e per la pista atletica del Campo Coni. Poi nulla. Possibile mai? Si. E allora Avellino rischia, con una squadra in serie A, di andare a giocare a… Napoli.

Qualche idea c’è. E forniamo l’assist agli attuali candidati a sindaco del Comune di Avellino. Affidare la tendostruttura in gestione all’attuale società e stabilire un piano di recupero della struttura con rifacimenti anche strutturali a carico della stessa. Pensiamo al parquet, agli spalti. Considerato l’immobilismo degli ultimi anni, si potrebbe anche fare. Visto che il PaladelMauro non può essere utilizzato, la Sandro Abate potrebbe a suo spese, riabilitare la Tendostruttura del Campo Coni e crearne all’interno un gioiellino che possa permettere alla città di rivivere il futsal ad altissimi livelli e nel contempo, avere una struttura all’avanguardia. Una idea. Un assist. Una proposta, diciamo così, elettorale. Si può fare. Visto che le Universiadi sono andate e non sono arrivati fondi per mettere a posto degnamente qualche struttura, si può chiedere l’aiuto al privato. Siamo certi che Massimo Abate e il presidente Melillo, non si tireranno indietro.

Che sia convocato un tavolo allora. Impediamo alla Sandro Abate di emigrare a Napoli. Impediamo che il grande futsal scompaia ad Avellino.

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