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La Sandro Abate vola verso la serie A: battuto il Marigliano (5-1)

In 300 sugli spalti. Al Palasport di Pratola Serra, la Sandro Abate sale sull’ottovolante e batte il Marigliano, fino a poche ore fa, altra capolista del girone. Otto vittorie su otto in campionato e primo posto solitario in classifica. Parlano i numeri: 24 punti, 46 gol fatti, 12 subìti ed un traguardo ora sempre più vicino che si chiama serie A.  Partita dura, maschia, giocata su livelli agonistici altissimi. Di fronte due squadre tra le migliori del panorama del futsal nazionale di serie B. All’esordio, per gli irpini, anche il nazionale paraguaiano Richard Rejala, a sorpresa in campo dopo l’arrivo del transfert internazionale. Partono bene gli irpini ma sono poco precisi sotto porta. Poi il gol che non ti aspetti lo realizza il Marigliano con Stigliano che approfitta di un errore difensivo e batte in uscita Sinno. Gli avellinesi non si abbattono. E continuano a macinare gioco. Il pari arriva grazie ad un super Vincenzino Botta. Un gol di esperienza che rimette il match sui binari dell’equilibrio fino a quando Bebetinho non decide di accelerare e far male. E con il suo gol (2-1) si va negli spogliatoi con la Sandro Abate in avanti ed un Palazzetto che si esalta. Nella ripresa, viene fuori la forza degli irpini. Il Marigliano comincia a stare sulle gambe e su una super azione di Fantecele, Volonnino realizza un’autorete beffa per i suoi. Avanti di due gol e con dieci minuti ancora da giocare, il tecnico del Marigliano si gioca la carta del quinto calcettista di movimento. I napoletani spingono, la Sandro Abate si difende e riparte. E proprio dopo un pallone rubato Fantecele si veste da killer e chiude il match sul 4-1. Non prima dell’apoteosi finale firmata da De Crescenzo. Un netto 5-1 che rilancia la Sandro Abate da sola in vetta alla classifica del girone G di serie B. Con il girone di andata quasi terminato è uno scossone al campionato. Viene, vince e se ne va la formazione capitanata da Massimo Abate e allenata con forza e tecnica dal duo Cundari-Comella. E’ ancora presto per dare il là alla festa. Ancora troppo presto. Ma permetteteci di aggiungere che questa squadra, adesso, se mantiene l’umiltà di sempre, può davvero andare in serie A a mani basse. Una squadra di stelle che merita il supporto del popolo irpino per il miracolo calcistico che sta realizzando.

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