Dopo la prima assoluta in Lazio-Juventus dello scorso 27 agosto, il cooling break sbarca anche in Serie B. Il caldo torrido di Novara (circa 35°) ha spinto il direttore di gara ad interrompere addirittura per due volte il match tra piemontesi e Salernitana, andato in scena sabato scorso al Piola. Al 28′ del primo tempo si è scritta la storia con l’arbitro costretto a chiamare il primo time out in cadetteria, permettendo così ai giocatori di abbeverarsi e ai tecnici di dispensare suggerimenti tattici alle proprie squadre. L’elevata umidità ha portato poi Pezzuto ad interrompere nuovamente il gioco al 25′ della ripresa. Si è trattato, come si diceva, di una novità assoluta per la Serie B, ma non per il calcio in generale. L’introduzione del time-out refrigerante si è avuta infatti già due anni fa, ai Mondiali in Brasile. Questa nuova norma ha scatenato, cone al solito, opinioni e pareri discordanti. C’è chi lo ritiene doveroso e chi invece sostiene che la dinamicità del gioco non debba essere fermato in tal maniera. Proprio per tali ragioni, dagli studi della Domenica Sportiva, l’illustre opinionista Mario Sconcerti si è scagliato contro questa novità. Il dibattito di sicuro continuerà, ma intanto anche la Serie B, almeno in questo, si adegua alla Serie A.
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