Altri tre gol e altra sconfitta fra le mura amiche. L’Avellino non gira e sembra impotente anche se riesce a pareggiare contro un Pescara che a tratti sembra giocare come il gatto con il topo. Quando Lapadula e compagni premono sull’accelleratore l’Avellino è fermo, quasi impietrito. Dopo i due gol una nuova reazione ma è tardi. Oddo ha i tre punti in cassaforte e il pubblico del Partenio-Lombardi abbandona la struttura quando mancano ancora venti minuti. La Curva ora contesta la squadra, non è più sostegno incondizionato: “Solo calci e pugni vi meritate” il coro a dieci dal termine e poi “Mercenari, siete mercenari”. La misura è colma, la squadra non aveva più alibi. L’invito finale è di andare sotto la Curva con l’anello superiore vuoto. Chiamati anche a gran voce De Vito e Taccone ad andare sotto la curva. Con questi presupposti lo spettro della retrocessione aleggia sul Partenio-Lombardi.