CALCIO

“Zero euro”…?

Un patto trasformato in un mini evento. Un sodalizio che parla di squadra e sponsor. Sorrisi e strette di mano che hanno il sapore di un’apertura a nuovi orizzonti. Questa mattina nella sala stampa del Partenio-Lombardi si è sancito, finalmente in modo pubblico, il matrimonio tra i lupi e la Sidigas che vedrà l’azienda che fornisce gas sulle maglie biancoverdi per i prossimi anni. Un’altra medaglia al petto di Walter Taccone che dopo il nodo allenatore e la questione stadio trova una spalla forte dalla quale avere sostegno attraverso un patto commerciale di tutto rispetto. Forse un solo gradino verso quella che potrebbe essere la scalata ad un sogno: quello di far nascere una polisportiva tra due “eccellenze” del nostro territorio. Tutto al suo posto dunque anche se un passaggio importante della conferenza del presidente Taccone va ripreso e analizzato. Un passaggio che dopo settimane di trattative, di paure, intrighi e cose dette e non dette non può scivolare via ed essere archiviato con leggerezza. Esprimere una opinione sulla cosa equivale ad essere giusti. Il passaggio riguarda il passato ormai, quella che è stata la querelle che ha visto tre interpretati seduti ad un tavolo per riorganizzare l’Avellino. Taccone, Gubitosa e D’Agostino volevano creare qualcosa di importante ma ora vien fuori che sul piatto della trattativa c’erano zero euro. Si, il presidente Taccone con risoluta determinazione come fu del tecnico interista Mourinho nel godere a dire “Zero tituli nei confronti degli avversari ha chiuso la questione dicendo “Zero euro”.  In pratica si è parlato per settimane del nulla? Non ci possono essere trattive senza denaro da versare. A maggior ragione se come confermato nella stessa conferenza stampa odierna l’Avellino gode di ottima salute e la famiglia Taccone non ha bisogno di altri soci per la gestione della società. “Ben vengano” è sempre stato il motto del patron biancoverde d’altro canto. “Un di più” detto in termini spiccioli. Dunque chi è rimasto fuori dalla contesa voleva solo avere? E chi ha continuato a trattare per giorni cosa voleva sentirsi dire? La mancanza di basi solide per poter dare una risposta certa a questa domanda ci spiazza. Una canzone napoletana dice “chi ha rato ha rato ha rato, scurdammoci o’ passato”… ora c’è De Cesare, un Preziosi in ottica “voglio aiutare la mia terra”, una società sana e con idee ben precise sul futuro. “Zero preoccupazioni” dunque… resta che sarebbe giusto ora che Gubitosa e D’Agostino chiariscano questa cosa. Perché zero euro sono un’offesa. Una macchia, uno schiaffo. Una certezza? Chissà. Tempo al tempo. Vedremo. E in bocca al lupo a Taccone. In bocca al lupo Avellino. In bocca al lupo a tutti.

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