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Avellino Calcio – Punzi (Vis Artena): ” Musa ad Avellino sta facendo bene. Noi contenti per la nostra stagione sportiva”

In occasione del match contro la Vis Artena, abbiamo intervistato Francesco Punzi, allenatore della squadra laziale, autore di una stagione fantastica al di sopra di ogni singola aspettativa. La Vis Artena, società che ospiterà presso lo stadio di Colleferro l’Avellino calcio, attualmente occupa il 9° posto a quota 47 punti, conquistando due vittorie consecutive nelle ultime cinque partite.

Francesco Punzi classe 1979, ci racconta del proprio rapporto con il diesse Musa: “Carlo Musa ad Avellino sta ricoprendo un ruolo molto importante per l’età che ha, molti coetanei non hanno occasioni simili, stare ad Avellino significa molto per la sua carriera. Penso che stia facendo molto bene, nonostante il ritardo per allestire la squadra da zero, ho visto nel ragazzo enormi capacità nel mantenere la pressione. Non è facile, ma lui nonostante la sua età, stia rendendo molto bene, anche per come regge la pressione mediatica: non ho mai letto di una sua dichiarazione fuori posto. Lo trovo un ragazzo molto maturo per il ruolo che ha e per il lavoro che sta svolgendo. Spero che possa aiutare la piazza di Avellino. Io mi auguro per il blasone che lui possa finire bene la stagione ad Avellino ed è il mio augurio che gli faccio quando lo conobbi 20 anni fa sui campi di periferia, io avevo 19 anni e lui 9 anni.”

Secondo anno alla Vis Artena, primo anno in Serie D nella storia della squadra laziale: “Per noi si tratta di una stagione al di sopra di ogni aspettativa. Al di là della distanza dai playoff io sottolineerei la distanza dai playout che a sette giornate dal termine ci vede matematicamente salvi. Ad inizio anno nessuno avrebbe immaginato una stagione simile con un girone a 20 squadre difficilissimo, il merito è di tutto l’ambiente. Qui la gestione societaria è a livello “familiare”, tutti lavorano insieme per il bene del club, nessuna pressione ne quando si vince ne quando si perde, il mio direttore sportivo ha praticamente allestito una squadra perfetta, puntellata di tanti giovani. E’ riuscito a metter in piedi una squadra che riesce a rendere al meglio nonostante il budget molto limitato rispetto a tante squadre che attualmente sono stato di noi in classifica. In trentuno giornate non siamo mai stati in zona playout, non abbiamo mai rischiato.”

Sulla gara di andata al Partenio: Giocammo bene, ma il nostro modo di giocare, e lo dicono le statistiche, ci dice che abbiamo un approccio offensivo, o si fanno molti goal o si subiscono, e le 14 vittorie conquistate indicano proprio questo. Questa settimana che ci porta ad affrontare l’Avellino ci vede sereni e tranquilli, sappiamo che si tratta di una partita difficile ma allo stesso tempo possiamo viverla tranquillamente perché anche se a fronte di una sconfitta possiamo viverla tranquillamente.”

Avellino e la settimana di passione sportiva: “Una settimana di passione per l’Avellino calcio che affronterà tre squadre dure. Al di la di noi ci sono squadre come Ostiamare ed Aprilia sono alla ricerca di punti preziosi per il raggiungimento del proprio obiettivo stagionale. Se l’Avellino vuol agguantare il Lanusei deve vincere tutte le partite, se la squadra sarda continuerà cosi bisogna solo fargli un applauso perchè nessuno avrebbe scommesso su di loro e su questa classifica. Fra tre gare affronteremo il Lanusei e vedremo di dar il massimo in campo come accadrà domenica contro l’Avellino. Domenica ci sarà tanta gente sugli spalti, sarà uno spettacolo per Colleferro e per tutti noi. Un paese cosi piccolo che affronta una realtà cosi importante. Per tutta la popolazione del paese è un richiamo per andare allo stadio, arriva l’Avellino una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano e ricevere una società con questo blasone fa piacere a tutti veramente.”

Sul ruolo degli under: “Noi come squadra utilizziamo molto gli under, in tutti i ruoli senza fossilizzarci nell’utilizzarli nei soliti ruoli da retrovia. Abbiamo Persichini che come punta ha realizzato 10 goal, credo che se ai giocatori giovani vien dato il giusto spazio i risultati si possono ottenere, soprattutto se concesso senza pressioni psicologiche sul giovane. Bisogna aver coraggio di farli giocare e di farli anche sbagliare, altrimenti non sarebbero giovani se non gli venisse concesso questo. Non si può pretendere da un calciatore di 18-19 anni che non commetta degli errori, anzi penso che sia parte proprio del percorso di crescita dei singoli calciatori. Solo cosi possono emergere dei giovani con continuità che poi diventano anche una forma di ricchezza per la società, una risorsa economica non indifferente.”

 

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