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Certi amori non finiscono mai… ecco chi ė Federico Moretti

Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano. A distanza di due anni dalla corte serrata di Tesser, si celebra il matrimonio tra l’Avellino e Federico Moretti. I biancoverdi trovano finalmente il regista tanto invocato. Moretti trova una piazza pronta a credere in lui dopo la poco positiva esperienza di Latina.
Nato a Genova il 28 ottobre 1988, Moretti muove i primi passi della sua carriera nel Parma, squadra che gli regala la gioia dell’esordio in massima serie (18 maggio 2008, Parma-Inter 0-2). Dopo il prestito al Varese in Seconda Divisione, i ducali non credono però in lui e lo lasciano partire a costo zero. Ne approfitta il Catania. Dopo una sola stagione, condita da appena due presenze, Lo Monaco cede la metà del suo cartellino all’Ascoli a costo zero. Nelle Marche il talento di Moretti comincia ad uscire fuori: il bottino parla di 37 gare e 4 gol. Il Catania decide allora di riportarlo a casa. Ma per riscattare la seconda metà del calciatore l’Ascoli chiede tanto. Il Catania non bada a spese e investe addirittura 4 milioni di euro per la metà venduta l’anno prima. Nonostante il lauto investimento, Moretti non riesce ad emergere e comincia a fare il giro dell’Italia in prestito. In tre stagioni cambia 4 squadre: Grosseto, Modena, Spezia e Padova. La migliore annata la vive proprio a Modena, sotto la guida di Marcolin prima e di Novellino poi. Nelle otto gare della gestione Novellino, Moretti è sempre in campo e viene schierato da regista. Le sue prestazioni sono buone e l’attuale tecnico biancoverde chiede alla società di confermarlo per costruire il suo Modena su di lui. La spunta però lo Spezia, dove resta per sei mesi. Poi il prestito al Padova. Moretti non riesce a dare una svolta alla sua carriera. Nel 2014, però, il Vicenza appena ripescato in B decide di puntare su di lui. Con Marino in panchina Moretti diventa un punto fermo del Vicenza e uno dei centrocampisti più decisivi dell’intero campionato (34 presenze, 6 gol). In estate su di lui c’è la fila. Tesser lo sogna per il suo Avellino, Oddo lo vorrebbe a Pescara. La spunta il Latina. Con il senno di poi, la scelta sbagliata per ambo le parti. Moretti firma un triennale da 200.000 €, ma non incide. Nel gennaio 2016 torna in prestito al Vicenza (21 presenze). Poi ritorna al Latina. Le incomprensioni con l’ambiente però lo tengono ai margini del progetto.

Solo quattro presenze e la voglia reciproca di dirsi addio. Ora il passaggio all’Avellino e la voglia matta di dimostrare tutto il suo valore. Per caratteristiche può essere l’uomo giusto per la squadra di Novellino. Ottime capacità da playmaker: smista palla, serve gli attaccanti in profondità e apre per gli esterni. Buone qualità in fase da interdizione, grazie al suo fisico tutt’altro che gracile (1,87 m × 76 kg). Il punto di forza lo ha sicuramente nelle punizioni: è un vero e proprio specialista. Tutte caratteristiche che servono come il pane a quest’Avellino. Per questo Novellino può sorridere: ha finalmente trovato il regista tanto atteso.

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