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Avellino ai raggi X: tra prestiti e proprietà ecco la situazione attuale

[tps_title]L’età media[/tps_title]

In relazione alla rosa e ai nuovi acquisti in generale, i primi insoddisfacenti risultati hanno fatto sollevare un’altra questione. Si tratta dell’età media del gruppo, da molti considerata troppo bassa. L’età media dei biancoverdi è di 25,03 anni. La nona più bassa dell’intera serie cadetta.

Il reparto più giovane è la difesa (24,66 di media), seguono attacco (25,16) e centrocampo (25,44). Servono forze fresche e voglia di emergere, è vero, ma la B è un campionato estremamente difficile. Senza personalità ed esperienza non si va lontano. Lo dimostrano i dati di queste ultime stagioni. Se si escludono Crotone e Pescara dell’ultima annata e poche altre eccezioni, le squadre più giovani stazionano sempre nelle zone medio-basse del campionato. Questione anagrafica, ma non solo.

Il vero problema è la mancanza di esperienza a questi livelli. Radunovic, Diallo, Asmah, Perrotta, Omeonga, Tassi e Camara non hanno mai giocato in B.

Biraschi e Donkor sono alla seconda esperienza. Verde e Migliorini, tra l’altro reduce da un gravissimo infortunio, ci hanno giocato solo per mezza stagione. D’Attilio e Soumarè, ahinoi, non danno garanzie. Serve gente pronta. Servono leader capaci di trascinare i più giovani e di fargli da scudo nei momenti di difficoltà. Ma prima bisogna liberarsi di un paio di esuberi.

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