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Avellino- Ecco il tesoretto perso a causa dell’esclusione

Con l’esclusione, dovuta al pronunciamento del Tar del Lazio, il vecchio Avellino ha perso la serie B e il piccolo patrimonio di cui disponeva. Diversi i calciatori che, con il triste epilogo biancoverde, si sono accasati altrove. E il tesoretto perso con lo svincolo è comunque consistente. Partendo da Pierre-Yves Ngawa, una delle poche piacevoli sorprese dello scorso campionato, che ha trovato l’accordo con il Perugia. Il difensore belga è sempre stato valutato non meno di 500mila euro. Marco MiglioriniFrancesco Di Tacchio, due punti fermi della scorsa stagione e che sarebbero stati al centro di un probabile progetto anche quest’anno, hanno trovato sistemazione presso i rivali della Salernitana. La valutazione del difensore 26enne ruota intorno ai 300-400mila euro, e poco superiore è quella del centrocampista. Senza dimenticare Matteo Ardemagni, certezza per la categoria, anche se  nettamente in ombra nell’ultima stagione. L’attaccante, accasatosi all’Ascoli, ha tutt’ora un valore di mercato intorno ai 500mila euro. L’Avellino avrebbe potuto cederlo intorno a questa cifra. Ancora, Nicola Falasco, esterno 24enne, ora al Perugia, varrebbe sui 200mila. Soufiane Bidaoui: l’esterno marocchino che a sprazzi fu indispensabile nell’ultimo campionato in B, a 28 anni si lega allo Spezia. La sua valutazione? 400mila euro. E infine c’è Reno Wilmots, centrocampista belga di cui si è spesso parlato quest’estate. Secondo diverse indiscrezioni, il Frosinone sarebbe stato disposto a sborsare un milione di euro per il trequartista 21enne. Indiscrezioni, però, non certe del tutto. Constatando che il calciatore, dopo lo svincolo, si è accasato al Carpi, con i ciociari che avrebbero potuto acquistarlo gratuitamente, risparmiando la probabile consistente cifra offerta soltanto un mese prima. Ma, senza dubbio, anche con Wilmots la società esclusa dal campionato cadetto avrebbe potuto guadagnare qualcosa. Questo è ciò che ha perso l’Avellino. Non cifre esorbitanti, ma d’altronde era tutto ciò che offriva il patrimonio tecnico biancoverde.

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