L’inchiesta – Sette anni di Taccone: 170 calciatori tra intuizioni e clamorosi flop
Stagione 2015-2016 Serie B (39 giocatori)
Sfumato il sogno della Serie A per questione di centimetri e salutato Massimo Rastelli, l’Avellino riparte da Attilio Tesser e dal colpo Ciccio Tavano. Il bomber, prelevato a costo zero dell’Empoli e messo sotto contratto per due stagioni a 180.000 euro, non si ambienta e si erge a simbolo della disastrosa stagione biancoverde. Disastrosa soprattutto per lo scarso rendimento dei difensori. Ligi, Nica, Rea, Pisano, Pucino e Nitriansky: bocciatura secca per tutti. A salvarsi dietro è solo il giovane Biraschi, prelevato a costo zero dal Grosseto e destinato a finire a giugno o tra dodici mesi in massima serie. Mentre per Migliorini (acquistato a gennaio per 300.000 euro) il giudizio è sospeso alla prossima stagione. Per il resto, è buona la stagione degli altri due svincolati Gavazzi e Jidayi (jolly e assoluta sorpresa). Da rivedere Paghera e Sbaffo, prelevati a titolo definitivo a gennaio. Come Joao Silva, erede di Trotta dal punto di vista numerico, ma praticamente impalpabile. Nel grigiore generale, l’Avellino sorride per la valorizzazione di due giovani: Insigne e Bastien. Il trequartista napoletano, arrivato in prestito con diritto di riscatto e controriscatto a favore degli azzurri, ha disputato una buona stagione che porterà nelle casse dell’Avellino un premio di valorizzazione. Il grande colpo è stato quello di Bastien, prelevato dall’Anderlecht con la stessa formula adottata per Insigne. 900.000 euro e il giovane Omeonga sono il frutto dell’ottimo lavoro svolto con il giovane belga. Grandi intuizioni e clamorosi flop, si diceva. Fa parte del gioco. L’importante è imparare dai propri errori e cercare di non ripeterli. Taccone e De Vito lo sanno. E stanno lavorando di conseguenza. I giovani hanno dato più soddisfazioni dei giocatori di nome? Giusto puntare su di loro, dunque. Evitando però di limitarsi ad un prestito secco e mettendogli accanto gente di esperienza. Magari proveniente dalle serie inferiori (vedi Galabinov, Frattali) o da stagioni sfortunate (vedi Pisacane).
La prossima stagione dovrà essere quella del riscatto: vietato sbagliare. Servirà gente affamata. Serviranno investimenti mirati.