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Presidente sveglia, questo non è calcio d’agosto. Questa squadra non ha nè testa, nè gioco

Le analisi dopo le amichevoli d’estate sono obbligatorie. Se poi qualcuno vuol sentir dire che bisogna dare fiducia, aspettare, perchè è ancora presto, perchè ci sono ancora diversi indisponibili, chiuda il pezzo e legga altro. Perchè da quando siamo nati ci siamo sempre prefissi di dire ciò che pensiamo. Ma non a vanvera. Dopo aver analizzato i fatti.

Questa squadra non ha nè testa nè gioco. E al momento, ad un mese dal ritiro e da diversi test amichevoli visti, non si vede nemmeno la mano di Toscano. Non ce ne voglia il mister ma vediamo una squadra senza identità. Una squadra che non gioca e che non sa cosa vuole e deve fare. Sarà l’inconsistenza della rosa? Non lo sappiamo. I calciatori non li alleniamo noi. Ma li allena Toscano. Che a differenza di quanto accaduto a Terni stavolta non ha sbattuto la porta. E’ grazie al triennale firmato o perchè ha disegnato la squadra insieme al direttore generale e al direttore sportivo? Non lo sappiamo, non lo sapremo mai. Sappiamo ad esempio che Gattuso è andato via da Pisa perchè poco convinto della posizione societaria e Panucci ha lasciato Terni perchè chiedeva rinforzi. Toscano stavolta non sembra nervoso. Forse perchè la società gli ha promesso rinforzi. O almeno spera. Ma di certo Toscano deve dire, magari pubblicamente, se è contento della rosa. Perchè se lo è allora dovrà assumersi responsabilità precise.

Pensavano che a Bassano fosse stata solo una parentesi. Sai, di quelle partite storte che possono capitare, anche contro una formazione di Lega Pro. Ma l’Avellino visto oggi contro una formazione di serie D è stato imbarazzante. Tiri in porta 3, forse 4, quasi tutti nella ripresa, mai tre passaggi di fila, gioco zero, e calciatori che sembravano ancora al mare. Alcuni imbarazzanti: Visconti, D’Attilio ad esempio. Se questi due atleti sono ancora in rosa c’è qualcosa che non va. Aggiungiamoci altri tesserati che dovrebbero esser stati già ceduti come Soumarè. Altri come Belloni inconsistenti. Avellino è piazza difficile. Lo si sapeva dall’inizio. E, dopo Bassano, è arrivato l’ennesimo colloquio con i tifosi. Loro chiedono impegno e sacrificio anche in amichevole. E dopo la figuraccia di Bassano, arriva quella in amichevole. Cosa vuoi dire di più ai tifosi. Sono preoccupati. Ragazzi, non scherziamo. Lo spettacolo di oggi, volendo pur concedere tutte le attenuanti del caso è stato imbarazzante. Se qualcuno non ha visto la partita non crede ai propri occhi. L’Avellino sembrava una squadra di terza categoria. Due tocchi due, solo due di consecutivo, non ci sono stati. Nessuna azione degna di una squadra di serie B. Aggiungiamo: a Bassano, rispetto ad oggi, l’Avellino aveva giocato da Real Madrid. Campanelli di allarme che non devono assolutamente passare inosservati. Non dimentichiamoci la probabile penalizzazione che l’Avellino subirà per responsabilità oggettiva alla chiusura dell’inchiesta per i fatti che hanno anticipato la calda estate biancoverde. La società deve uscire allo scoperto. E intervenire sul mercato. Deve farlo, adesso, con tre innesti di esperienza in ogni reparto. Perchè in mediana, centralmente, manca solo Paghera (infortunato). E al momento nessuno sembra essere all’altezza per offrire un degno filtro alla squadra. In attacco Tavano va sostituito per forza. E in difesa concediamo attenuanti a Perrotta che contro Casertana, Bassano e la sfida di oggi, è apparso molto ma molto confuso. Serve investire danaro fresco e contante per portare in Irpinia gente di peso. La società deve uscire allo scoperto. Il mercato è sempre aperto. Ma servono idee. Di sicuro De Vito ne ha, ma in mano fino ad ora non ha nulla perchè ha pochi motivi per investire. Si attende pertanto il via libera dal presidente Taccone. Si intervenga subito e Toscano dica chiaramente cosa serve anche ai tifosi. Che fino ad ora sono stati sempre vicini. Buoni si, fessi no: si dice dalle nostre parti. La squadra va integrata. E non ci si racconti adesso la storia degli over e degli under. Se errori sono stati commessi, quelli in più, potranno essere messi fuori lista. Ma qualcuno prima o poi dovrà spiegarci anche la presenza in rosa da anni di D’Attilio. Un calciatore che brucia ogni chances concessa. Non è di categoria: è un grande ragazzo, volenteroso, ma non è di categoria. Non è da B. Punto. E Visconti. Visconti decida cosa vuole fare. Imbarazzante anche oggi, gioca con superficialità e con incredibile, lasciateci il termine, strafottenza. Già due che potrebbero essere tagliati. Avellino non ha bisogno di atleti che, già limitati tecnicamente, giocano con sufficienza. Anche queste cose andranno gestire. Adesso però.

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