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Serie A, cadetteria e Lega Pro: tutti gli affari a costo zero da non farsi sfuggire

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Portiere: Massimo Zappino (Frosinone) Esperienza ed affidabilità da vendere per il portiere classe ’81, protagonista della doppia scalata dei ciociari dalla Lega Pro alla Serie A. Chiuso da Leali, quest’anno sta trovando davvero poco spazio e potrebbe dunque scegliere di accasarsi in uno dei diversi club di B disposti a puntare su di lui.
Difensore centrale: Marco Zambelli (Empoli) Dopo le quindici stagioni trascorse a Brescia tra giovanili e prima squadra, nello scorso giugno è arrivato il passaggio in Toscana. Le poche presenze (13) potrebbero convincerlo però a lasciare Empoli. Nasce terzino ma in passato si è ben disimpegnato anche da centrale. Vista la carenza nel ruolo, la nostra scelta è ricaduta su di lui.
Difensore centrale: Maurizio Domizzi (Udinese) Nonostante le trentasei primavere, a gennaio Pescara e Cesena avrebbero fatto carte false pur di acquistarlo. Difensore dalla grande personalità, capace di guidare la difesa e di giocare in una linea a 3 come a 4. Ha anche il vizietto del gol: 26 in carriera, molti dei quali arrivati su rigore. Un’arma in più.
Terzino sinistro: Alessandro Longhi (Sassuolo) Chiuso da Peluso non sta trovando lo spazio che merita (solo 22 presenze nelle ultime due annate). Prima aveva attirato su di sé persino le attenzioni della Fiorentina. Ottimo senso della posizione e grande attenzione in fase difensiva, nonostante non disdegni le sgroppate offensive. Per la B è un lusso, ma bisogna essere veloci: già molte squadre si stanno informando.
Esterno destro: Massimiliano Carlini (Frosinone) Tanta Lega Pro nella carriera dell’esterno ciociaro classe ’86. A Frosinone ha conquistato spazi e consensi grazie alla sua predisposizione al sacrificio e alle buone doti tecniche. Dopo l’exploit nel girone di ritorno dello scorso campionato (3 gol), solo 270 minuti giocati in questa stagione. La sua voglia di riscatto potrebbe essere un fattore importante. Anche per lui ci sarà la fila.
Centrocampista centrale: Giulio Migliaccio (Atalanta) Incontrista con grandi doti di corsa e molto forte di testa. La sua saggezza tattica gli ha consentito di ben figurare, a Palermo come a Bergamo, anche nel ruolo di centrale difensivo. Potrebbe essere una soluzione per il suo finale di carriera. A giugno scorso fu trattato da Cagliari ed Avellino. Stavolta potrebbe davvero optare per la cadetteria.
Centrocampista centrale: Franco Zuculini (Bologna) Un guerriero. Non a caso in patria lo chiamano “El Cholo”. Idolo e trascinatore del Bologna nella scorsa stagione (3 gol e 6 assist). L’infortunio patito ad inizio stagione ne ha frenato la crescita. Ma un giocatore con la sua garra (è famoso anche per la capacità di tuffarsi in tackle di testa) e con la sua qualità farebbe ancora comodo a molti. Ripartire dalla B italiana potrebbe essere la scelta giusta anche per lui.
Esterno sinistro: Archimede Morleo (Bologna) Il mancino classe ’83 è capace di ricoprire tutta la fascia e di giocare in una linea sia a 4 che a 5. Ottime doti atletiche e buona capacità tecnica palla al piede. Il suo sinistro è pericoloso soprattutto su punizione. Il capitano dei felsinei potrebbe incidere in cadetteria con le stesse armi che sfrutta Mammarella. A gennaio fu vicinissimo alla Salernitana, che preferì poi rinunciare per l’ingaggio pesante.
Trequartista: Franco Brienza (Bologna) Ancora Bologna. A differenza di Zuculini e Morleo, il fantasista sta trovando molto spazio (23 presenze, 3 gol e 4 assist). Classe ’79, ma per estro, guizzo e fantasia sembra ancora un ragazzino. Potrebbe esserci da parte sua la voglia di giocare ancora un anno, magari proprio per deliziare la platea della Serie B. Uno come lui farebbe sfracelli.
Centravanti: Antonio Rozzi (Lazio, ora al Siena) Un ragazzo tanto talentuoso quanto sfortunato. Esordio ad appena diciotto anni in A con la maglia biancoceleste e l’immediato passaggio in Spagna, al Real Madrid B. Poi le esperienze poco soddisfacenti con Bari, Entella e Lanciano, complice anche un fastidioso infortunio. Da gennaio è al Siena, con cui ha realizzato una sola rete in Coppa Italia. Il talento non può essersi disperso. Bisogna dargli un’altra chance e sperare che la sfortuna lo lasci in pace.
Gli altri– Non solo gli undici sopracitati potrebbero fare comodo ai club di cadetteria. Tra gli altri, meritano sicuramente una citazione il portiere del Bologna Dejan Stojanovic (’93), nell’estate scorsa trattato dal Leicester dei miracoli, Gianluca Pegolo del Sassuolo e Giovanni Pasquale, esterno sinistro dell’Udinese. La lista è ampia. Questi calciatori hanno voglia di rilanciarsi e di essere ancora protagonisti: bisogna solo crederci e dargliene la possibilità.
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