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Un gigante con voglia di rivalsa: ecco chi è il nuovo obiettivo biancoverde

Un gigante con voglia di rivalsa per Novellino. Emanuele Suagher, difensore centrale classe ’92, arriva ad Avellino con la formula del prestito dall’Atalanta. Una trattativa lampo, chiusa nel giro di qualche ora, che regala al mister il centrale tanto invocato per la sua difesa a quattro. Suagher si vestirà di biancoverde dopo diversi anni di abboccamenti e lo farà con la voglia matta di riemergere dopo aver vissuto delle stagioni difficili a causa di tre pesantissime lesioni del legamento crociato del ginocchio anteriore destro, due nel giro di un anno e mezzo. Una doppia tegola che ha sicuramente frenato la crescita di un ragazzo che con la maglia del Carpi, nella prima parte della stagione 2014-2015, aveva fatto tanto parlare di sé fino a guadagnarsi l’appellativo di “Ministro della difesa”. Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, Suagher fa il suo esordio tra i professionisti nel Tritium, in Prima Divisione, dove colleziona 22 presenze nella stagione 2011-2012. L’anno successivo è al Pisa (9 presenze, 1 gol), dove proprio nella sfida contro l’Avellino subisce il primo infortunio ai legamenti che lo tiene fuori per 5 mesi. Poi sbarca in Serie B al Crotone. La buona stagione disputata in Calabria (22 presenze) gli vale la chiamata del Carpi. Castori lo ritiene perfetto per il suo gioco fisico, sporco e concreto e punta deciso su di lui. L’avvio di stagione è ottimo, ma il nuovo e terribile infortunio ai legamenti subito il 31 gennaio 2015 gli tarpa le ali. Il Carpi va in A, Suagher torna a Bergamo e comincia il lento recupero. A gennaio 2016 sembra finalmente pronto per tornare in campo e si trasferisce in prestito a Carpi complice anche la volontà di Castori. 9 le presenze in A con i biancorossi, 8 i cartellini gialli rimediati. A dimostrazione di quanto Suagher cerchi di sfruttare il fisico e il gioco duro nel contrasto con gli attaccanti. Nel luglio 2016, quando è in ritiro con l’Atalanta in attesa di un nuovo prestito in B, il legamento crociato cede per l’ennesima volta e per lui ricomincia l’inferno della rieducazione. A gennaio si trasferisce al Bari, determinato a dimostrare come i problemi fisici siano ormai solo un brutto ricordo. Colantuono lo conosce e lo butta nella mischia per 6 volte. La difesa a tre non esalta però le sue caratteristiche e lo porta a commettere più di qualche sbavatura. I soliti problemi fisici fanno il resto. Suagher però non ci sta ed è pronto a rimettersi in moto. Stavolta con la maglia dell’Avellino. Convinto di poter tornare quello di un tempo e soprattutto convinto di star bene e di poter subito mettersi a disposizione di Novellino. Alto 1,92, fisico possente, piede destro, in questo momento Suagher potrebbe rappresentare un’alternativa credibile a Marco Migliorini. Il suo punto di forza è nel gioco aereo, quello debole l’eccessivo agonismo che mette in campo. Il numero di maglia preferito è il 23, in onore del suo idolo Marco Materazzi. Uno che a mollare non ci pensava mai. Suagher ha una voglia matta di rialzarsi. Novellino ci spera.

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