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Calcio e sionismo, Beitar Gerusalemme: i nazisti d’Israele

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Jan Talesnikov, il viceallenatore della squadra di Gerusalemme, aveva commentato: “Danno fuoco agli edifici, prima o poi bruceranno la gente”. Non vi è voluto molto tempo affinchè quel timore si trasformasse in realtà, infatti, tra gli ultras del Beitar, ci sono anche gli assassini di Mohammed Abu Khdeir, il ragazzino Palestinese, torturato e arso vivo nel luglio 2014.

Ucciso perchè Palestinese

Ucciso perchè Palestinese

 

Successivamente la Corte di Gerusalemme condannò all’ergastolo uno dei tre ultrà ebrei responsabili dell’episodio. Qui

Un membro de La Familia ha rilasciato ad un giornale israeliano un’intervista in cui tra le altre cose dichiarava: “Io sono razzista. Odio gli arabi.  Se ci portano in squadra dei musulmani, i tifosi ridurranno in cenere il club. Non può essere: Gli arabi e il Beitar Jerusalem non sono compatibili”.

Ovviamente questo gruppo di tifosi continua a macchiarsi di episodi di violenza razziale.

Tamar Hermann, ricercatore sugli atteggiamenti pubblici presso l’Israel Democracy Institute, in un intervista al The Whashington Post, affermò che il comportamento dei tifosi Beitar non era che un’espressione estrema di atteggiamenti tipici delle società coinvolte in conflitti etnici di lunga data.

“Ogni società impegnata in un conflitto di lunga data tende a sviluppare certi stereotipi negativi e di demonizzare l’Altro. Sono il bordo radicale di un ampio spettro che si muove tra l’accettazione degli arabi e non, con atteggiamenti sospetti e davvero razzisti che si sono sviluppate nella mente di questo gruppo.”

Almeno il 26 Agosto 2016 questi facinorosi sono stati accolti dai supporters francesi del Saint Etienne da numerose bandiere palestinesi sventolate orgogliosamente, manifestando esplicitamente solidarietà alla popolazione di Gaza e schierandosi apertamente contro le azioni e le posizioni ultrasioniste della tifoseria del Beitar. Non è l’unico episodio, contemporaneamente, alla stessa maniera, si sono comportati i supporters de il Celtic di Glasgow accogliendo la squadra israeliana del Hapoel Beer Sheva con centinaia di bandiere Palestinesi.

Il calcio sarebbe più bello senza società di stampo politico, più bello senza società come il Beitar.

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