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Calcio, Lotti (min. Sport): «Favorevole al divieto per le scommesse sulle serie minori»

«Il match fixing è sempre di più un fenomeno globale: accanto al giocatore non professionista che condiziona l’esito di una partita, esistono attori transnazionali che, alterando l’esito delle partite, alimentano un enorme flusso di denaro a favore delle organizzazioni criminali. Questo fenomeno è ancor più favorito dall’esplosione delle scommesse online e dall’estendersi delle possibilità di giocate che vanno ben oltre il semplice risultato delle partite: ormai le combinazioni possono essere illimitate».  Come riporta Agipronews lo ha detto il ministro dello Sport Luca Lotti, nel corso dell’audizione in Commissione Antimafia. Il match fixing «non può essere fronteggiato esclusivamente con misure di carattere nazionale: è emersa, già dall’indagine della Procura di Cremona ’Last Bet’, la natura internazionale del fenomeno e la complessa ramificazione degli attori che agiscono per ottenere la manipolazione dei risultati sportivi e la loro valorizzazione economica». Il ministro ha anche citato l’importanza degli «strumenti innovativi di monitoraggio e segnalazione delle scommesse anomale che consentono, spesso in tempo reale, di individuare dove possano nascondersi intenti criminali. La Polizia ha maturato delle competenze investigative specifiche anche grazie all’unità investigativa dedicata alle scommesse sportive. Raccolta dati, scambio di informazioni e cooperazione internazionale sono gli elementi che possono consentirci di prevenire i fenomeni illegali legati alle scommesse», ha concluso. MSC/Agipro

Il lavoro di prevenzione fatto dall’Italia sul match fixing «ci ha portati ad essere il Paese attualmente più avanzato nelle politiche in materia, tanto da essere coordinatori del progetto comunitario Anti match-fixing Formula, cofinanziato dalla Commissione Europea». Come riferisce Agipronews lo ha detto il ministro dello Sport Luca Lotti, nel corso dell’audizione in Commissione Antimafia. «L’obiettivo generale di questo progetto è sviluppare un modello pubblico-privato a livello europeo per la prevenzione del fenomeno del match-fixing, attraverso la selezione di buone pratiche europee e nazionali», ha spiegato. Il progetto «ha preso lo spunto dalle azioni in corso contro la corruzione nel mondo dello sport da parte degli attori italiani, con particolare riferimento all’Agenzia dei Monopoli di Stato e, fin dal 2011, agli operatori di scommesse, attraverso l’Unità informativa scommesse sportive». L’evento conclusivo del progetto, ha ricordato Lotti, «sarà ospitato dal Governo italiano, con una conferenza internazionale» in programma il 27 settembre a Roma.  MSC/Agipro

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