Calcioscommesse – 40 indagati a Messina e tre gare “campane” nel mirino
Se le segnalazioni di Sport Radar e Federbet, girate sia alla Lega Pro che ai Monopoli di Stato, riguardavano tre partite del Messina, quelle poi evidenziate anche nell’esposto dell’avvocato Villari e nelle dichiarazioni di Stracuzzi, i primi accertamenti compiuti nel più stretto riserbo in questi mesi dalle Fiamme Gialle hanno convinto gli investigatori ad allargare il raggio d’azione su altre tre partite.
Tre giorni di perquisizioni a scommettitori e giocatori dell’Acr Messina. Gli agenti della Guardia di finanza fino a stamattina hanno acquisito materiale informatico nelle abitazioni private o nelle sedi delle agenzie di scommesse per verificare se ci sono stati contatti tra di loro prima di quattro partite giocate tra dicembre del 2015 e maggio 2016.
L’indagine della procura di Messina è scaturita da alcune segnalazioni di Federbet, la federazione no-profit che vigila sulla regolarità delle scommesse in Europa, insospettita da flussi anomali di scommesse su queste partite. Dopo la denuncia di un anno e mezzo fa della federazione europea, il sostituto procuratore, Francesco Massara, ha aperto un fascicolo corposo in cui adesso risulterebbero indagate 40 persone circa. L’indagine riguarda quattro partite di Lega Pro del girone C, disputate dall’Acr Messina: Casertana – Messina, giocata il 21 dicembre del 2015, finita col risultato di 4 a 1; Messina – Martina Franca, giocata il 9 gennaio successivo e 3 a 0. Poi ancora, la disfatta del Messina con Benevento, ovvero il 5 a 0 subito il 16 gennaio, e l’incontro con la Paganese del 14 febbraio, sempre del 2016, finito 2 a 2.