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Di Canio non è solo: da Anelka a Van Persie, quante esultanze equivoche

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11  Ottobre 2014 – È successo durante una sfida tra le squadre giovanili di Werder Brema e Lubecca. Dopo il gol dei primi, Maik Lukowicz giovane calciatore polacco del Werder ha esultato tendendo il braccio destro n alto con il palmo della mano ben steso. Il calciatore però è stato subito “ripreso” dal proprio capitano che gli ha abbassato il braccio, non prima che tutti si fossero accorti del gesto. Adesso Lukowicz rischia una squalifica anche se sia il club “il gesto non ha connotazioni politiche”, sia lo stesso calciatore “stavo solo esultando, non era un saluto nazista”, si sono difesi.

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