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ESCLUSIVA – Lo Shkendija ospita il Milan. Viaggio tra i Ballistet: “Noi Macedoni? Neanche a parlarne!”

 

[tps_title]L’intervista[/tps_title]

Il modo in cui i tifosi dello Shkendija, del tutto pacifici, hanno voluto evidenziare la loro causa, ci ha spinto, fin dall’arrivo a Milano, a parlare con qualche capo ultras. E ne è venuta fuori una splendida intervista. Calarsi nella mentalità ultras è tremendamente difficile per chiunque. Lo è di più se si considera la storia di questo gruppo. Ultras vecchia maniera. Noi vi proponiamo l’intervista di chi rappresenta la storia di questo gruppo. E che vuole restare anonimo.

 

Ho letto la storia del club. L’Fk Shkendija da sempre avuto una forte relazione con l’Albania. Ho letto che un vostro membro Ismail “Ballista” Morina, è stato arrestato in Croazia e sarà estradato presso le autorità serbe per il caso del “Drone” durante Serbia vs Albania. Cosa pensate in merito a questo estradizione? Quali sono i vostri rapporti con la pubblica opinione macedone?

“Lo Shkendija è un club albanese e noi abbiamo sempre avuto rispetto per l’Albania e il Kosovo. Ismail ‘Ballist’ Morina viene dall’Albania del Kuke – il modo in cui il governo albanese ha trattato Morina è un completo disastro, siamo molto arrabbiati per questo ma non possiamo fare nulla finché sarà ancora in Croazia. Se finirà in Serbia non sarà buono per nessuno. Non abbiamo nessun rapporto con il pubblico macedone, li odiamo profondamente e auguriamo loro il peggio come loro stessi fanno con noi. “

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Cosa rappresenta per voi l Fk Shekndika? Non è solo una semplice squadra per voi…

“Per noi il KF Shkendija è tutto, è il nostro ossigeno e il nostro cibo. Per il KF Shkendija siamo pronti ad andare in prigione e persino a morire, ci ha dato più gioia di qualsiasi altra cosa in Ilirida (Macedonia). Se mai lei venisse a Tetovo per guardare una partita contro il nostro rivale Vardar, vedrebbe ciò che rappresenta per noi. Ci sono anziani di 60/70/80 anni che piangono quando vinciamo, e bambini che crescono col desiderio di giocare per lo Shkendija.”

Il nome Ballistet da cosa deriva? Che storia c’è dietro?

“Il KF Shkendija fu fondato nel 1979 per rappresentare gli Albanesi in Jugoslavia e poi la Macedonia.  Il nome Ballistet deriva da ‘Balli Kombetar’, che erano soldati. Il Balli Kombetar’ (letteralmente Fronte Nazionale), conosciuto come Balli, era un movimento di resistenza Albanese anticomunista ed un’organizzazione politica nata nel novembre del 1942.  Il motto del Balli Kombëtar era: “Shqipëria Shqiptarëve, Vdekje Tradhëtarëvet” (Albania agli albanesi, Morte ai traditori). Il Ballistet fu creato nel 1992 da alcuni ultras che ancora vanno agli incontri dello Shkendija sia in casa che fuori, ma questo gruppo ora è diventato più di una famiglia con cui collaboriamo per ogni piccola decisione. Stiamo crescendo di anno in anno, non c’è niente e nessuno che ci possa fermare.”

Il  Vardar, vostro club rivale ha i vostri stessi colori sociali ed utilizza la B cirillica. Perché esiste questa rivalità?

“Per loro siamo “PAURA”: ogni volta che sentono ‘Ballistet’ non riescono a dormire per giorni. Sono macedoni e sono sostenuti dal governo macedone – ci odiamo a vicenda.”

Come riceverete il Milan in casa vostra, l’Ecolog arena?

“L’Ecolog Arena non è ancora pronta, lo sarà in 2/3 anni. Giocheremo alla Skopje Telekom Arena. Andrà bene con il Milan, nessun problema, il Milan è stato buono con noi.”

A proposito degli attacchi terroristici avvenuti a Kumanovo nel 2015, qual è la vostra posizione in merito all’UCK? (Esercito di liberazione del Kosovo)

“Kumanovo è stato uno schema molto intelligente per liberarsi di tutti i temuti restanti soldati della Macedonia. Quegli uomini coraggiosi uccisi quel giorno a Kumanovo erano voluti dal GOV MAC per la Guerra in Macedonia del 2001 – quindi fu detto loro di andare in Macedonia e che ogni cosa sarebbe stata dimenticata per vivere una vita normale. Non appena loro attraversarono il confine, furono attaccati dall’esercito macedone, quindi si riversarono in strada a Kumanovo e furono uccisi. I nostri ultras collaborarono con l’UCK durante la Guerra in Kosovo nel 1998/99 e la Guerra in Macedonia nel 2001. Non abbiamo alcun rapporto con loro ma in caso di necessità siamo i primi ad andare in aiuto.”

 

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Traduzioni e testi a cura di Rossella De Biasi, titolare della Db traduzioni (Clicca qui per il sito)

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