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15 anni fa l’addio a Marco Pantani: anche l’Irpinia nella leggenda del Pirata

[tps_title]LA TARGA COMMEMORATIVA AL LACENO[/tps_title]
La targa commemorativa di Marco Pantani sulla salita del Lago Laceno
La targa commemorativa di Marco Pantani sulla salita del Lago Laceno
E da quelle parti il ricordo di quella giornata, del sorgere di quella meravigliosa impresa, è impresso ancora oggi negli occhi di tutti. Negli occhi, ma non solo. Il 12 maggio del 2012, infatti, in occasione dell’arrivo dell’8^ tappa del Giro d’Italia, sul Laceno fu scoperta una targa in ricordo del Pirata e della sua scalata del 1998. Col pizzetto ossigenato e l’immancabile bandana gialla, Pantani sorride ai suoi monti. A quelli che diedero il la al punto più alto della sua intensa carriera. Una commovente frase accompagna il volto del Pirata: “Il 22 maggio del 1998 su questa salita, Marco Pantani, lanciò il primo di una lunga serie di attacchi che lo portarono a vincere nello stesso anno il Giro e il Tour”.
Nel corso di questi anni l’Altopiano di Laceno si è tramutato in una sorta di meta di pellegrinaggio per tifosi, appassionati e amatori. Tutti in fila per rendere omaggio a Marco. Come succede ogni anno, dal 2016, nella cronoscalata organizzata in suo onore, partendo da Montella, i ciclisti affrontano l’impegnativa salita del Laceno in una crono di 15 km. Un modo sicuramente romantico per ricordare Pantani, quello che forse il Pirata avrebbe apprezzato di più. A 15 anni dalla sua scomparsa, l’Irpinia – come il resto del Paese – non dimentica quel Campione buono volato via troppo presto e non smette di amarlo. Un amore sublimato nel giorno di San Valentino, destinato a durare in eterno. Ciao Marco, ciao Campione.
di Domenico Abbondandolo e Marco Costanza
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