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150 motivi per un atto d’amore: via Ferullo e squadra a chi può andare avanti

Solo 150. Poco più di 2mila euro di incasso senza contare la quota abbonati. Andranno pure bene le attenuanti del maltempo, del freddo, della pioggia fitta. Va bene tutto ma ormai la gente si è allontanata sempre di più. Il motivo è da rinvenire nelle troppe bufere (calcistiche e non) che stanno imperversando nella sede di Corso Vittorio Emanuele. L’Avellino, con i proprio dirigenti, non è più credibile. L’Avellino non fa più innamorare. L’Avellino ha allontanato lo zoccolo duro della provincia. Andare a seguire i lupi e partire dall’Alta Irpinia, ad esempio, non ne vale più la pena. Il dato è incontrovertibile. Inutile aggiungere altro e prestarsi a letture diverse: il tifoso medio non ha più fiducia di Taccone. E la spallata finale è stata data un mese fa. Quando all’oscuro di tutto e di tutti, il patron aveva venduto il 15% al neo socio Angelo Ferullo. Che ad Avellino è stato visto solo in occasione delle gare interne e in qualche appuntamento al gran segreto nella sede del laboratorio di analisi di Corso Vittorio Emanuele. La gente si è chiesta. Se Ferullo può dare una mano all’Avellino, perchè è stato tutto tenuto nascosto? Perchè, come si era fatto con gli altri, non è stato presentato degnamente alla stampa e alla piazza? Perchè non è stata data la possibilità, al socio di Anzio, di illustrare il progetto, di fargli fare i nomi degli sponsor che ha portato (così ha detto Taccone nel corso anche della conferenza stampa con i tifosi ndr). E quali sono gli sponsor? Si possono conoscere i nomi, i volti di chi ha dato una mano all’Avellino in modo di avere un ritorno pubblicitario degno di tale nome? Se ci sono, magari, si potrebbero conoscerne i volti? Perchè tutto questo silenzio? Perchè tutto rigorosamente in silenzio? Perchè? L’invito che facciamo a Ferullo è di presentarsi alla piazza. Perchè adesso, dopo l’uscita di scena di Taccone con la cessione anche della Clinica Santa Rita (ne parliamo qui) la gente è ancor di più preoccupata. Quello che spaventa non è il presente ma il futuro. Anche Massimiliano Taccone si è defilato. Il direttore generale ha rassegnato le dimissioni. I motivi ufficiali non convincono purtroppo. E allora, apprezzando anche la trasparenza di Lino Vuolo, revisore dell’Avellino a cui abbiamo rivolto i nostri dubbi (leggi qui) dopo la sua ottima intervista rilasciata a Rosario Lamberti a Just Tv (eccola integralmente) se davvero i debiti dell’Avellino si aggirano sui 7milioni di euro, non ci saranno problemi a trovare magari acquirenti che vogliono investire sull’Avellino.

Se è vero come si dice in giro che Ferullo ha un accordo di scalata fino al 70% per il giugno prossimo, allora chiediamo a Ferullo due cose. O vada via subito o ci metta la faccia, si presenti in pubblico e illustri il suo progetto. Ci dica se è vero che il suo ruolo è solo quello di procacciatore di sponsor (lo ha detto Taccone e non noi) o se magari dietro di lui ha altri imprenditori disposti ad investire.

Perchè se Ferullo continua a nascondersi alimenta ancora di più dubbi e paure. E se Taccone ha scelto tra tutte le cordate pure lui e non lo ha mai e nemmeno voluto presentare alla gente, allora i conti sono strani e non tornano.

Crediamo in Taccone quando dice che fin quando ci sarà lui l’Avellino non rischierà. Gli crediamo perchè è avellinese anche se l’ultimo che disse quelle cose (e non vogliamo nemmeno più citarne il nome…) poi scappò facendo crollare 100 anni di storia.

Chiediamo a Taccone, quindi, un atto d’amore. Un passo indietro e la cessione a chi si dimostrerà solido per continuare a scrivere la storia. E chiarire la posizione di Ferullo. Se non lo si vuole presentare alla piazza allora lo si liquidi immediatamente. Perchè è meglio un Taccone al 100% che un patron con la maggioranza forte (85%) ma un socio tenuto debitamente a distanza e volutamente nascosto alla piazza.

Il nostro è un appello caro patron. Una riflessione. Con tanti interrogativi. E, per ora, poche certezze.

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Un commento

  1. Finalmente un parlare chiaro fatto per gli amici ,questo siamo un gruppo di amici appassionati di quei due fantastici colori ,non posso credere di poter ritornare all’inferno ma se cosi’ dovesse essere sappiate che io ci sarò ancora L’Avellino siamo noi…e se voi non doveste esserci più ,non piangerò per voi

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