[tps_title] 16/09/2012 [/tps_title] 16 settembre 2012, minuto 24 di Avellino-Paganese. Biancolino effettua una sponda di testa per Castaldo, che con un destro al volo di prima intenzione realizza il primo gol in campionato con la maglia biancoverde. A quasi cinque anni di distanza quell'azione apparentemente normale sembra assumere un tono profetico. Con la bellissima rete realizzata al Frosinone, infatti, Castaldo si è portato ad un gol proprio da Biancolino e ad un passo dunque dallo scettro di miglior cannoniere in campionato nella storia ultracentenaria dell'Avellino. 52 centri per il Pitone, 51 per SuperGigi. Il traguardo, che in questo caso si chiama storia, è vicino come non mai e l'attuale numero 10 biancoverde ha una voglia matta di centrarlo. Sono stati mesi difficili per Castaldo. Mesi di sofferenza per un rendimento decisamente al di sotto di quelle che sono le sue enormi potenzialità. Tra infortuni, panchine e questioni extra campo, Castaldo non è riuscito a dare il suo contributo alla causa. Nulla di peggio per chi ha sempre messo gli interessi della squadra davanti a quelli personali e si è sempre contraddistinto per generosità e leadership. Una leadership che pareva essersi spinta al punto tale che tifosi e addetti ai lavori cominciavano a chiedersi se il trentaquattrenne bomber di Giugliano fosse ancora adatto per un campionato come la B. Castaldo ha risposto ieri sera a modo suo: con un gol tanto bello quanto importante. Un gol di quelli che fanno tremare il cuore. Un gol alla Gigi Castaldo. In maglia biancoverde ne ha segnati tanti di gol così l'ex attaccante della Nocerina. Come la magia di collo destro al volo in quel di Gubbio, che al calar del 90' completa la rimonta impossibile e spiana la strada all'estasi biancoverde. O come la rovesciata di Terni. Un gesto tecnico che meglio di qualunque altro rappresenta quello che è il talento di Castaldo. Talento e passione. Ed è proprio quest'ultima che lo ha spinto a versare persino le lacrime dopo un gol. Accadde dopo il gol al Lanciano, il primo realizzato dopo la squalifica e soprattutto utile a sublimare una rimonta preziosissima per l'Avellino. Gol belli e impossibili, gol pesanti. Gol alla Gigi Castaldo. [tps_title]03/04/2017[/tps_title] Ieri sera Castaldo ha segnato ancora uno dei suoi gol. Ed è corso subito sotto il settore ospiti per dedicarlo alla sua gente. Il rapporto con l'ambiente, nonostante qualche incomprensione, è ormai paragonabile ad un rapporto d'amore. Castaldo pianse come un bambino, due anni fa, quando la traversa del Dall'Ara decise di mettersi tra l'Avellino e il sogno della Serie A. Un pianto d'orgoglio e attaccamento alla maglia. Ed è anche per questo che la gente si è innamorata di questo gigante dai piedi sopraffini e dal cuore d'oro. Anzi, biancoverde. Ed ora che la storia è lì, ad un passo, la voglia di festeggiare insieme è davvero tanta. Prima di farlo, però, c'è bisogno di trattenere ancora il fiato. Venerdì si svolgerà l'udienza per il caso calcioscommesse e lunedì sarà diramata la sentenza. Se l'accusa di omessa denuncia non dovesse cadere, Castaldo rischierebbe sei mesi di squalifica. Una sentenza che potrebbe seriamente mettere fine alla sua favola biancoverde. Una favola come questa, però, merita il lieto fine ed è per questo che la speranza di tutti è che il numero dieci possa evitare la squalifica. E raggiungere presto il record. Quel record che lo consegnerà definitivamente all'Olimpo biancoverde.