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Avellino calcio – “La vittoria della Curva. La vittoria della rinascita”

C’è chi diceva che la Curva non si sarebbe rialzata. Che la Curva doveva tornare in discussione. Che la Curva doveva scegliere. Scegliere da quale parte stare. La risposta l’ha data oggi la Curva. Un solo aggettivo: superlativa. Tre nomi su tutti: Giovanni Iannuzzi, Catello Porfido e non poteva mancare la firma di Mario Dell’Anno. Per chi l’ha seguita lí, come me, è stata una di quelle emozioni i indescrivibili. Non si sono fermati un attimo. Nemmeno quando Catello è sceso dalla balaustra e si è fatto 40 metri in lungo e in largo con il megafono in mano per invitare tutti i presenti ad alzarsi. Alzarsi per l’Avellino . Tutti in piedi per un Avellino che in quel momento stava perdendo. Appunto. Perdendo. Perché può sembrare stantìo o scontato. Ma questa è stata la vittoria della Curva. La vittoria della rinascita. La vittoria del cuore. Per una volta non citiamo nè giocatori, nè allenatore, nè dirigenti. Perché hanno fatto quello che qualsiasi squadra dovrebbe fare. Giocare per vincere. Che la vittoria sia arrivata, poi, con un uno-due ferale ad inizio ripresa è un altro conto. Ma una cosa è balzata agli occhi di molti. Si sono rivisti i bambini allo stadio. In Curva ce n’erano molti. Tanti. Pronti a sorridere. E ad esultare per il neonato Avellino. E allora non ci resta che sperare. Sperare che la squadra continui a vincere. E, cosa importante, che chi si è allontanato torni presto nel posto che gli compete. E cioè sui gradoni del Partenio-Lombardi. Perché, come direbbero In molti, più ne siamo e più siamo belli. Aggiungo io anche forti. Perché per riscrivere una nuova storia bisogna viverla. E allora, tutti di nuovo allo Stadio. Per una Curva più bella, più colorata, più forte. Una menzione per Mario Dell’Anno. Ho visto tante persone avvicinarsi e stringergli la mano e pronunciare la parola grazie. Ecco. A loro ci aggiungiamo anche noi. Se L’Avellino è tornato a nuova vita, il merito è suo che tanti anni fa, ci vide lontano. E grazie anche alla Sud. Che è rimasta quella di sempre. Più forte di chi ci vuole morti, dicono in molti. Io dico più forte. Ancora. Ed ancora. Il cammino è lungo. Irto di ostacoli. Un consiglio a De Cesare. Presidente, non sbagli la campagna abbonamenti. Preveda agevolazioni per le famiglie, prezzi spot per gli adolescenti. Riporti la gente allo stadio. Dia una mano anche lei. E prenda per mano questi ragazzi e li porti nelle scuole, nelle parrocchie. Li porti in mezzo alla gente. Fate innamorare la gente. Nel nome e nella memoria, magari, di Paolo Pagliuca, che lei ha conosciuto ed ha accolto a braccia aperte dopo il vergognoso allontanamento da quell’Avellino che non c’è più. Ripartiamo dal calore della Sud di oggi. E ripartiamo dallo spirito da lupo con cui questa squadra ha ripreso la partita portando a casa tre punti d’oro. Che fanno classifica, morale e servono a riaccendere la passione. Buon campionato a tutti allora. Tutti insieme per nuove sfide. Tutti insieme  per ritornare presto nel calcio che conta. 

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