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Avellino calcio – Taccone e Gubitosa, è arrivato il momento di dimettersi

L’unica strada che resta da percorrere adesso è quella delle dimissioni. Prima De Canio, poi Novellino. Bruciati tutti. Adesso, forse, è il momento di una riflessione seria. Col rischio di andare controcorrente diciamo: dimettetevi tutti. E non si tratta di fare morali, non si tratta assolutamente di capire cosa c’è dietro ad una manfrina che va avanti da settimane e da mesi. Ci vuole il coraggio di dire come stanno le cose.

Non si hanno fondi per liquidare Toscano? Bene, ce lo dicano.

Non si hanno fondi per ingaggiare un nuovo allenatore? Bene, ce lo dicano.

Non si hanno fondi per prepararsi al mercato di gennaio? Bene, ce lo dicano.

A loro va bene una squadra con una media abbondante da retrocessione diretta? Ce lo dicano.

A loro va bene avere una squadra che in un terzo di campionato viaggia con due tiri in porta a partita? Ce lo dicano.

Ci dicano come stanno le cose. A carte scoperte senza se e senza ma. Questo immobilismo è figlio di confusione. Questo immobilismo non giova alla piazza e alla squadra. Con questo immobilismo si torna in Lega Pro. Con questo allenatore non si arriva nemmeno a gennaio. Ed escano allo scoperto anche Massimiliano Taccone ed Enzo De Vito. Sono loro i responsabili di questo progetto? Se si, ci dicano come vogliono rimediare e perchè Toscano è incredibilmente ancora in panchina. E perchè, pubblicamente, continua a prendere in giro tutti con dichiarazioni deliranti e loro non intervengono.

Adesso è il momento di dire le cose come stanno. Perchè in questa manfrina societaria di giochi di coperture e sottocoperture a pagare è la gente. C’è confusione, nessuno prende una decisione seria.

Ma non preoccupa il presente. In questa situazione a preoccupare è il futuro.

Cosa cambia mandare via Toscano adesso o a fine stagione? Davvero pensate che se l’Avellino riesce a salvarsi Toscano, con tutta la provincia contro, può essere l’allenatore del futuro? Davvero pensate che si potranno continuare a rinviare a data da destinarsi amichevoli nei paesi di provincia?

Davvero pensate a tutto questo? E allora c’è qualcosa che non ci avete detto. E’ il momento di farlo. Adesso. Perchè il non prendere decisioni è sintomo di debolezza. Economica o psicologica non sta a noi dirlo. Ce lo dovete dire voi. Una volta per sempre. Adesso. Perchè è anche vero che l’Us Avellino è un’azienda privata, ma una squadra di calcio, di basket e/o di qualsiasi sport, è della città. E in quanto tale va tutelata. Dalla gente. Dal pubblico che frequenta e che non frequenta. Diteci come stanno le cose.

Altrimenti dimettetevi tutti. Fissate pubblicamente il prezzo e che succede succede.

Ma il prezzo dovrà essere congruo. Reale, non gonfiato. Il prezzo dovrà essere serio. Perchè quello fissato qualche mese fa era gonfiato. Gli acquirenti ci sono. Ma come pubblicamente l’ex sindaco Galasso decise, tra le varie cordate, di affidare a Taccone il nuovo corso, se l’intento è quello di mollare, si ritorni dal sindaco e pubblicamente si fissi il prezzo di vendita.

La gente è stanca e stufa. La gente ha il diritto di criticare e contestare.

Diteci la verità o andate via subito.

Teatrini non e vogliamo più.

Ne siamo stati spettatori per troppo tempo, anche in passato.

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