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Calcio Avellino, con il Monterosi la vittoria delle prime volte per andare a caccia del primo posto

L’Avellino ha vinto la prima delle 10 finali che chiudono il campionato, aprendo ufficialmente la caccia al primo posto, alla lepre Lanusei, per prendersi la Serie C sul campo, vincendo il campionato, senza passare dalle forche caudine dei playoff e dei ripescaggi.

Quella in rimonta con il Monterosi è la vittoria delle prime volte. La prima volta di Luis Alfageme a segno con la maglia biancoverde dopo il suo tribolato arrivo e la sua querelle sul tesseramento. La prima volta anche del giovane Luigi Mentana, bersagliato per la sua inconsistenza in zona gol, ma alla fine ha dimostrato che saper aspettare, prima o poi, paga e nella vita ognuno ha la sua opportunità da cogliere.

La prima volta anche di Daniele Cinelli come primo allenatore, vista la squalifica di Bucaro che vedrà il tecnico palermitano lontano dal campo anche nella trasferta con il Castiadas. La grinta, la tenacia che aveva in campo, Cinelli l’ha trasmessa alla sua squadra, brava a non smontarsi dopo lo svantaggio iniziale e a crederci, rimontando con merito e vincendo una gara non semplice. Ed è proprio questo un punto da cui ripartire, perchè le ultime volte che questa squadra era andata sotto, non era stata capace di reagire. Una risposta importante e di carattere dunque, che serviva, considerando anche che l’avversario non era dei più semplici. Lo schiaffone, questa volta, non ha atterrato i lupi, anzi, ha risvegliato la grinta e la determinazione necessarie per vincere le gare.

Ma se al Partenio, l’Avellino, ha dimostrato di avere uno score quasi perfetto, ora bisogna dimostrarlo lontano dalle mura amiche, in trasferta, dove sono stati gettati via troppi punti che col senno di poi, oggi, avrebbero fatto parlare di un altro campionato. Già dal Castiadas, dunque, vietato fallire.

La prima delle 10 finali, dunque, è stata vinta. Ora non bisogna fermarsi. Davanti, come detto da alcune settimane, non stanno benissimo e le squadre stanno frenando. L’Avellino ha raggiunto il terzo posto, superando il Trastevere (quel Trastevere che all’andata umiliò i lupi al Partenio e sancì l’esonero di Graziani). Un Trastevere che sembrava ormai inarrivabile dopo quella umiliante sconfitta e invece, ora è dietro. Nel mirino c’è ora il Latte Dolce, alla portata. Unica lepre che mantiene, a fatica, il passo, è il Lanusei, che però neanche sta dimostrando una gran forma.

Domenica ci sarà un derby sardo al vertice, appunto tra Latte Dolce e Lanusei, con l’Avellino che potrà approfittare per recuperare punti su qualcuna (si spera sulla capolista per riaprire completamente i giochi). Con il Monterosi, lo spirito giusto lo abbiamo visto, gli occhi del lupo, in una giornata da lupi, ci sono stati. La sfida è lanciata, le avversarie avvistate. Ora non bisogna rovinare tutto sul più bello come fatto fin ora. Bisogna dare continuità alle vittorie e portare pressione a chi sta davanti facendo capire che questo campionato l’Avellino lo vuole vincere.

La vittoria delle prime volte dunque, da Alfageme, a Mentana a Cinelli. E non importa se il Lanusei al 94′ ha rovinato la festa completa, ottenendo un successo clamoroso sul Flaminia, l’atteggiamento da veri lupi visto in campo fa ben sperare per questo rush finale, sfruttando magari la maggiore esperienza di gente abituata a lottare con tanta pressione addosso e il fatto che per il Lanusei è la prima volta (per tornare alle prime volte), a trovarsi in una situazione simile a giocarsi qualcosa di importante.

L’Avellino intanto ha superato i sardi in una classifica speciale, diventando la squadra che ha mandato a segno più giocatori in rosa, scavalcando appunto il Lanusei che deteneva questo primato. La speranza è che si possano scavalcare gli Elfi d’Ogliastra anche in un altra, ben più importante classifica. La sfida è lanciata, per un finale di campionato che si prospetta intenso e pieno di colpi di scena, ma l’importante è che l’Avellino sia lì a giocarsela e sia pronta a scrivere un finale degno di questa piazza, di questi tifosi, di questa città.

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