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FIFA e Green Stadium: l’innovazione degli stadi passa per l’Irpinia

Ecosostenibilità, economici, sicuri. Questi le tre caratteristiche dei nuovissimi stadi in legno progettati da Rubner Holzbau e Bear Stadium. La Rubner Holzbau è una società che nasce a Chienes in provincia di Bolzano ed arriva fino all’Irpinia Orientale, a Calitri, nell’ultimo Congresso Fifa ha presentato un progetto per realizzare innovativi stadi modulari in legno lamellare, in collaborazione con la società di advisor e design Bear Stadiums. l progetto per i nuovi stadi prevede tempi di costruzione tra i sei e gli otto mesi per un impianto di media capienza, per un costo di circa 1.500 euro a posto (2mila euro a posto nei formati più piccoli, per un totale di 4-5 milioni di euro), contro i 18-24 mesi necessari alla realizzazione degli stadi tradizionali, che richiedono un costo tra i 2.500 e i 3mila euro a posto. La leggerezza della struttura e l’intrinseca caratteristica di flessibilità del legno rendono adatti questi stadi anche per la costruzione in zone sismiche.

Ma l’innovazione di questi stadi non si ferma qui, i nuovi “Green Stadium”, infatti Rubner offre un polo di aziende specializzate in determinati settori delle energie rinnovabili, dotando cosi gli stadi di mini turbine e pannelli fotovoltaici sul letto in grado di abbattere i costi di gestione dell’impiantistica ma non solo questo, anche numerosi comfort per spettatori e tecnologie per il terreno di gioco.

Per la società di Bolzano il mercato più interessante è la Cina, che ha in programma la realizzazione di centinaia di stadi nei prossimi anni, ma ciò non vuol dire che non sia possibile applicarlo in Italia, anzi. Soprattutto per i costi contenuti la possibilità di modellare tali strutture, questi nuovissimi stadi sono adatti dalla Lega Pro fino alle Serie A, avendo la possibilità di creare impianti da 1500 posti fino a 20.000.

“Vediamo emergere nel mondo una grande domanda di stadi di media capienza, dai 5.000 ai 20.000 posti, che rappresentano di fatto l’80% del mercato mondiale per questo tipo di infrastrutture – spiega l’architetto Jaime Manca di Villahermosa, ideatore di questo nuovo format e co-fondatore della Bear Stadiums – Tali stadi dovrebbero sostituire strutture esistenti ormai fatiscenti in cemento armato o metallo, che hanno costi manutentivi alti e basso appeal per pubblico e tifoserie. In questo panorama, considerato il grande sviluppo della tecnologia televisiva HD che spinge a guardare le partite comodamente seduti nel divano di casa, si fanno sempre più strada nuovi concept di stadi belli, confortevoli, sicuri e facili da montare, le cui strutture possano esprimere benessere, serenità e favoriscano l’incontro tra le persone e i sostenitori delle squadre”.

“Il legno è un materiale da costruzione straordinario – aggiunge Claudio Rustioni, amministratore delegato di Rubner Holzbau – capace di creare calore e comfort e di offrire una struttura sicura e leggera. I nostri stadi sono costruiti con legno certificato, proveniente da foreste a gestione sostenibile. In particolare, il legno lamellare esalta le capacità strutturali del legno e consente di sviluppare soluzioni dal design innovativo e dall’ingegneria efficiente. Si tratta di un prodotto di tecnologia avanzata, ottenuto incollando strati di tavole tra loro mediante adesivi ecologici ad alta resistenza meccanica. La produzione e il montaggio di strutture in legno lamellare comportano bassi consumi energetici che contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e a rispettare l’ambiente.”

Abbiamo insomma una società che ha sede anche in Irpinia, una società innovativa che abbatte i costi di costruzione e gestione, un opportunità incredibile strettamente collegata al nostro territorio. Sta solo a chi deve decidere cogliere l’opportunità per dare una svolta infrastrutturale allo sport Irpino, portando innovazione, sicurezza e territorialità.

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