“Figli e figliastri: Toscano è l’allenatore sbagliato nel posto sbagliato”

Caro direttore,

mi ero riproposto di stare a… riposo, per non inflazionare. Ma dopo l’ennesimo scempio come si fa a stare zitti?! Per un quarto d’ora mi sono illuso che finalmente l’Avellino fosse capace di tenere il campo anche in trasferta con la necessaria personalità, invece col passare dei minuti ne è venuta fuori un’altra recita senza attributi, idee e logica. Ne abbiamo presi (di nuovo!)  tre, ma potevano essere il doppio, mentre noi abbiamo fatto mezzo tiro in porta. Sei trasferte, un punto e un gol (inutile): serve altro per decretare il fallimento del progetto-Toscano e di una campagna-acquisti disastrosa? No, penso che non ci sia bisogno, è più che sufficiente…

Questa squadra non si salva se non si interviene pesantemente a gennaio, inutile fare i buonisti, anche perché c’è anche una penalizzazione che presto arriverà. A sinistra Crecco è stato un disastro e Asmah che l’ha sostituito ha fatto persino peggio. Due esterni arrivati in estate per assestare la fascia, entrambi inadeguati. Come inadeguati hanno già dimostrato di essere Diallo e Donkor, per non parlare di quelli già ai margini (tale Tassi) o ancora infortunati (Molina). Insomma, la quantità non garantisce qualità, se fai il mercato senza soldi ti ritrovi con una squadra mal costruita e scarsa, questa è la triste verità, per cui non penso che nel prossimo mercato si possa fare granché. E Toscano è l’allenatore sbagliato al posto sbagliato, perché trasmette insicurezza continuando a cambiare modulo e interpreti.

Di Castaldo ho già detto nell’ultima puntata, temo di avere ragione, Mokulu penso invece abbia bisogno di ritrovare minuti e condizione, come Ardemagni deve per forza essere meglio di Soumaré, il “figlio” di Toscano. L’unico mai in discussione. Anche questa il tecnico la dovrebbe spiegare.

Avete capito perché proprio non ce l’ho fatta a stare zitto?

di Omar Gargantini