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Focusmatch #AvellinoVicenza: lupi, non c’è due senza tre

#AvellinoVicenza – Non c’è due senza tre. Stuzzicato da un vecchio proverbio, l’Avellino si avvicina alla sfida interna con il Vicenza. C’è voglia di tenere giù l’acceleratore, completando il tris di vittorie in salsa veneta dopo i ko inferti alla regina Verona e alla sorpresa Cittadella.

[tps_title]Gli avversari[/tps_title]

Dopo un inizio di stagione complicato, caratterizzato dal cambio di guida tecnica, il Vicenza sembrava aver trovato una nuova dimensione con il percorso positivo del mese di dicembre. 10 punti in 5 giornate avevano spinto i biancorossi in zona tranquillità. Dopo la pausa invernale, con il mercato che ha rivoluzionato il reparto offensivo, qualche infortunio di troppo ha rallentato l’ascesa, riportando a galla vecchi fantasmi. Nel girone di ritorno i berici hanno raccolto solo 3 punti in 5 giornate, perdendo qualche certezza e tornando nella zona più calda della classifica. Momento di flessione, ma guai a sottovalutare gli uomini di Bisoli. Ad Avellino arriverà infatti la squadra (tra le ultime 10 della classifica) con il miglior rendimento esterno (15 punti in 13 gare). Capace, insieme all’Ascoli, di raccogliere più punti viaggiando (15) che tra le mura amiche (13). A dare ulteriore pepe alla sfida il particolare feeling che i veneti hanno ultimamente con lo stadio Partenio-Lombardi. Negli ultimi due confronti l’Avellino (prima di Rastelli e poi di Tesser) si è infatti piegato ai rivali con un 1 gol segnati e 5 subiti. Score negativo che ha sporcato un trend decisamente positivo nei 6 precedenti confronti (5 vittorie biancoverdi, 1 solo ko).

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