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Tesser e il suo staff sulla tomba di Paolo: un saluto speciale per lui

Lo avevano chiesto dalle settimane scorse. Avevano contattato Donatella, la moglie di Paolo. La Cremonese gioca a Salerno. E così stamattina la sorpresa. Attilio Tesser, Mark Strukelj (il secondo di Attilio Tesser), Ivano Tito e Leo Cortiula (preparatore atletico e preparatore dei portieri) si sono recati sulla tomba di Paolo Pagliuca per rendergli omaggio e per salutarlo da vicino. Sono stati momenti toccanti. Come ha raccontato la moglie Donatella su Facebook postando il messaggio scritto sul profilo di Paolo.

“Ore 9…appuntamento in albergo.
Io e mia figlia arriviamo, vedo 4 persone che ci aspettano, sono loro!
Il cuore mi batte forte, le lacrime cominciano a scendere.
Loro hanno gli occhi lucidi (qualcuno più degli altri).
C’è un abbraccio forte, caloroso e sincero. Urge un caffè, non ce la faccio, è un’emozione troppo grande!
In brevissimo tempo ci raccontiamo mille cose, ci fanno mille domande, vogliono sapere tutto di noi. Vogliono capire perchè è successo. Cosa non ha funzionato. Perchè, perchè proprio a
LUI, il loro grande AMICO!
Ci avviamo al cimitero. In macchina si ricordano tantissimi momenti condivisi.Ognuno di noi ha la voce strozzata dal magone. Mi sforzo di trattenere le lacrime, vorrei urlare, sfogarmi, ma non posso. C’è mia figlia!
Al cimitero Ivano chiacchiera (forse per lenire la tensione); Leo girovaga silenzioso tra le cappelle; Mark fa fatica ad entrare (sta male, lo leggo nel suo sguardo).
E TU sei lì, oggi sorridi più del solito, lo so, sei felice, sono venuti a salutarti i tuoi AMICI da Cremona, quelli che tu definivi PERSONE PER BENE.
Torniamo in albergo, questa volta in macchina cala il silenzio.
Ci salutiamo con la promessa di rivederci al più presto. Di sicuro il 26 gennaio per un altro caffè insieme.
Grazie…ATTILIO TESSER, grazie MARK STRUKELJ, grazie IVANO TITO, grazie LEO CORTIULA. Vi vogliamo un mondo di bene!”

Tesser ha voluto esserci. Ha lasciato la squadra di buon mattino mentre alloggiava a Salerno. E si è fiondato ad Avellino. Voleva salutare Paolo. Glielo doveva. Aveva condiviso con lui gioie e dolori. E non gli era mai andata giù la decisione della società di non integrarlo quando poi è stato richiamato di fretta e furia dopo lo scempio Marcolin. Paolo, per volontà del diggì e del diesse, doveva restare ai margini. Solo a lui gli era stato impedito di rientrare. Un nodo in gola, tanto che Tesser, appena fu ingaggiato dalla Cremonese, chiamò proprio Paolo invitandolo ad unirsi al suo staff. Ma da romantico quale era Paolo sognava di ritornare nel ranghi ad Avellino. Edeclinò l’invito. Continuando a coltivare il suo sogno ed accettando l’offerta della Sidigas di dedicarsi al settore giovanile.

Stamane la visita di Attilio Tesser e di tutti i suoi collaboratori. Momenti toccanti. Momenti importanti. Per veri uomini che si nutrono di rispetto e vivono per quello.

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