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Serie B – Caos Fideiussioni, il presidente del Lecce è anche il legale della Finworld

Il 28 settembre scadrà il termine per la presentazione delle nuove fideiussioni da parte delle 12 società, tra Serie B e Serie C, che avevano sottoscritto polizze fideiussorie con la Finworld, oramai invalidate.

Il caso  delle fideiussioni depositate da diverse società regolarmente ammesse ai campionati di rispettiva competenza, venutosi a creare in questi giorni a seguito della decisione, da parte della FIGC, di concedere un congruo termine per la presentazione di nuove garanzie pena l’irrogazione di semplici sanzioni e non già l’esclusione dai campionati di competenza, come avvenuto per l’U.S. Avellino, non fa altro che alimentare le polemiche. Tale caso, peraltro, si aggiunge alla modifica del format del campionato di serie B, ridotto, per ora, in attesa della decisione del Collegio di Garanzia del CONI, a sole 19 squadre, col conseguente blocco dei ripescaggi.

Pertanto adesso società come Palermo e Lecce in Serie B, Arzachena, Cuneo, Juve Stabia, Lucchese, Matera, Pro Piacenza, Reggina, Rende, Siracusa e Teramo in C, dovranno trovare un nuovo istituto a cui rivolgersi, pena una maxi multa e 8 punti di penalizzazione in classifica, ma non già l’esclusione dai campionati e la condanna alla serie D.

Ciò che balza agli occhi, leggendo il ricorso presentato dalla Finworld spa nei confronti della Banca d’Italia avverso il provvedimento di cancellazione della società dall’Albo di riferimento, è che la nominata società ricorrente, Finworld appunto, è difesa dagli Avvocati  Adriano Tortora e Saverio Sticchi Damiani, dello studio legale Saverio Sticchi Damiani con sede in Roma. Il fatto è che quest’ultimo è anche il proprietario del Lecce calcio, società neo promossa nel campionato di Serie B, ammessa al detto campionato grazie alla presentazione della polizza ora invalidata e, come tale, componente della Lega di serie B.

Fermo restando il diritto-dovere del nominato professionista di tutelare gli interessi dei propri clienti, resta il fatto che la triplice veste (difensore della Finworld e proprietario del Lecce ammesso, contrariamente all’U.S. Avellino, al campionato di serie B che sta giocando regolarmente, nonché componente della Lega di serie B) contribuisce ad alimentare le polemiche sulla esclusione dell’U.S. Avellino.

Certo, se la polizza Finworld fosse stata depositata tempestivamente dalla società la posizione dell’U.S. Avellino sarebbe stata perfettamente sovrapponibile a quella della altre, però è anche vero che la  regola resta che la scadenza di un termine, fissato perentoriamente dalla pubblica amministrazione, non esclude il potere della stessa di accogliere o meno l’istanza, dovendo ispirare la sua attività al rispetto dei principi della ragionevolezza e della proporzionalità.

 

Nel caso dell’U.S. Avellino, la FIGC ha fissato un termine perentorio stringente per il deposito di una nuova polizza fideiussoria e non ha affatto considerato il deposito di altre polizze effettuato poco dopo la scadenza del termine irrisorio concesso, mentre, per le altre società, compreso il Lecce dell’Avv. Sticchi Damiani, ha concesso un congruo termine scadente il giorno 28 settembre.

 

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