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Attilio Tesser, ad Avellino contro ogni tabù

“Sono onorato di allenare una squadra importante come l’Avellino”. Con queste parole Attilio Tesser si prepara ad allenare la sua nona squadra nella sua carriera. L’allenatore, nato in Veneto nel 1958, arriva ad Avellino consapevole di avere sulle spalle molte responsabilità ma anche una grande opportunità: quella di diventare, con lo stesso Avellino, “grande”. Durante la sua carriera di tecnico infatti non tutto è andato per il meglio. Il suo esordio di allenatore è sulla panchina del Sevegliano per poi passare due anni ad allenare le squadre giovanili dell’Udinese e del Venezia. Debutta tra i professionisti nel 2001 allenando il Sud-Tirol, l’anno dopo andò a sfiorare la promozione in massima serie con la Triestina. Sulla stessa panchina, il secondo anno non riuscì ad ottenere gli stessi risultati ma riuscì ugualmente a salvarsi. L’operato di Tesser non passò inosservato. Nel 2005 gli arriva una chiamata dal Cagliari in Serie A. Entusiasta dell’offerta, il tecnico veneto accettò immediatamente la panchina sarda. Ma dopo soltanto la prima partita di campionato, dove perse contro il Siena per 2-1, arriva a sorpresa il suo primo esonero. Nel 2006 ad Ascoli le cose non cambiarono, col ruolino di 0 partite vinte, 4 pareggiate e 7 perse subentra al suo posto Nedo Sonetti. Nel 2007 Tesser venne chiamato dal Mantova al posto di Domenico Di Carlo. La sua panchina durò fino al pareggio interno contro il Bari del il 24 febbraio 2008, la società biancorossa ritenne opportuno cambiare allenatore per non compromettere il campionato, deludente fino a quel momento. Nel 2009 lo attende l’ennesimo esonero. Questa volta sulla panchina del Padova sempre in serie cadetta. I risultati ottenuti, ovvero 4 punti in 5 partite, non gli consentirono di finire il campionato su quella panchina che fu occupata successivamente da Sabatini. Dopo anni di continui fallimenti finalmente Attilio Tesser riesce a centrare importanti obiettivi. Con il Novara è riuscito a vincere nel 2010 il campionato di Lega Pro con quattro giornate di anticipo, dopo poche settimane vinse anche la Supercoppa di Lega Pro.  L’anno successivo porta il Novara in Serie A dopo 55 anni di assenza. La promozione non fu diretta ma tramite i play-off dove sconfisse in finale il Padova. Il 20 settembre seguente il Novara sconfigge l’Inter 3-1, per Tesser questa è la sua prima partita vinta in Serie A.  Il 30 gennaio dell’anno dopo, con quattro sconfitte consecutive in campionato e con la squadra ormai ultima con soli 12 punti, viene esonerato dalla dirigenza novarese. Un mese dopo la FIGC vuole premiarlo attribuendogli la “panchina d’argento”. Dopo appena 2 mesi venne richiamato sulla panchina piemontese al posto di Mondonico dove non riuscì ad ottenere la salvezza retrocedendo in serie cadetta. La società in quella occasione volle dargli fiducia. Dopo un pessimo inizio di campionato, con quattro sconfitte in sei partite, il 31 Ottobre fu esonerato rimanendo senza panchina fino al 1 Gennaio dell’anno dopo. Nel 2014 raggiunse con la Ternana una salvezza in serie cadetta rinnovando il contratto fino a Giugno di quest’anno. La speranza di tutti noi è ovviamente quella che, Tesser ed il suo staff tecnico, riescano a ripetere la straordinaria stagione del 2011, dove riuscirono a portare il Novara in massima serie.

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