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Il nuovo Avellino è pronto, senza Trotta ma con…

Il mercato è chiuso e il nuovo Avellino è stato plasmato. Sarà un Avellino senza Marcello Trotta ma con più equilibrio. Un Avellino più forte. Più forte perchè la campagna portata avanti dal duo Taccone-De Vito è partita con il chiaro obiettivo di rinforzare l’Avellino dove più aveva sofferto e dove Tesser ha dovuto fare i salti mortali in un intero campionato di andata per far quadrare le cose: la fase difensiva. Tre innesti nel pacchetto arretrato con Pisano, Migliorini e Pucino e un centrocampista di contenimento come Paghera. Un rafforzamento difensivo studiato alla perfezione con nuovi uomini di corsia intercambiabili e pacchetto centrale composto da quattro uomini di ruolo e dall’aggiunta all’occorrenza dell’ottimo William Jidayi. Il centrocampo darà il giusto supporto alla retroguardia con l’inserimento di Paghera che va a rinforzare il parco “mastini” insieme a Arini, D’Angelo e Gavazzi. Il nodo più difficile da sciogliere partita dopo partita sarà quello del centrocampista alto. A Bastien e Insigne si è aggiunto il ritorno di Sbaffo. Al momento sembra che è proprio in questo punto nevralgico del campo che Tesser dovrà lavorare di più. All’occorrenza il tecnico di Montebelluna in quel ruolo potrebbe impiegare anche Gigi Castaldo altra pedina in più rispetto al girone di andata. Al posto di Marcello Trotta l’Avellino non si troverà solo Joao Silva ma anche il bomber biancoverde Benjamin Mokulu pronto a prendersi la maglia da titolare a discapito di Ciccio Tavano il quale è sicuramente pronto a dare di più e lasciare il segno anche in biancoverde.Tesser avrà solo l’imbarazzo della scelta adesso e con un Avellino al completo si può davvero sognare, anche se dovrà essere sempre il campo giudice finale di questo nuovo Avellino.

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