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Sidigas, cosa dicono i numeri del girone d’andata?

Analizzando il percorso dal 7 dicembre, giorno della prima vittoria esterna stagionale della Sidigas Avellino, ci troveremo di fronte ad un ruolino da playoff con statistiche interessanti che rendono onore alla filosofia di mercato adottate da coach Sacripanti e dal Direttore Sportivo Alberani. Nel computo generale bisogna tener conto delle precedenti nove giornate in cui i biancoverdi hanno raccolto soltanto tre successi. Considerazioni cronologiche a parte, la Scandone saluta la prima parte del campionato forte dell’ottavo posto in classifica. Le statistiche di questa prima fase del sedicesimo anno consecutivo in serie A eleggono James Nunnally come secondo miglior realizzatore della lega con 17,7 punti di media alle spalle del sassarese David Logan che lo precede di un soffio. L’ala californiana si conferma essere il numero due dalla linea del tiro libero dove la mano dell’ex Philadelphia ha tremato davvero poche volte (89,1%), insediando il primato del veterano Sandro Nicevic di Capo D’Orlando. Nel computo di squadra la Scandone è il terzo team maggiormente preciso dalla linea della carità (78,9 %). L’altra rivelazione arrivata dalle trattative estive si chiama Ivan Buva. Il croato segue Nunnally nella graduatoria degli scorer con 13,6 punti messi a segno a singola allacciata di scarpe ed uscendo sempre dalla panchina. L’ex canturino duella con un altro cestista dal passato brianzolo, Maarten Leunen, nella classifica dei principali rimbalzisti del club di contrada Zoccolari: 5,6 carambole catturate contro le 7,2 del nativo di Vancouver che, pur non brillando nelle voci statistiche, conferma il proprio positivo impatto nella valutazione (144). A far meglio è solamente Nunnally con 223 punti raccolti. Allargando, invece, il fronte sul rendimento complessivo del roster la Sidigas chiude con 75,5 punti di media in quindici incontri disputati che la collocano all’undicesimo posto nella speciale graduatoria. Sono 76,4 i punti che Green e soci sono soliti incassare. Il massimo stagionale iscritto a referto sono i novantatré nella trasferta al PalaWhirpool in cui le tredici triple mandate a bersaglio costituiscono un altro high. In due occasioni Avellino ha smazzato più di venti assist a partita: ventiquattro contro la Dolomiti Energia Trento e venticinque contro la Manital Torino. Undici è il minimo fatto registrare nella trasferta di Pistoia e in quella più recente a Capo D’Orlando. Le note dolenti sono le palle perse. Un problema che nelle ultime giornate è stato limitato e gli indicatori hanno collocato la Scandone sul terzo gradino del podio (16,1 palloni regalati agli avversari): a Reggio Emilia (21), con Sassari (22) e a Bologna (21) gli irpini hanno totalizzato le peggiori prestazioni in quest’ottica. La pausa servirà anche e soprattutto per perfezionare questo limite che è costato caro in più di un frangente.

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