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Sidigas e Openjobmetis Varese, storie di ex e destini comuni

“Mal comune mezzo gaudio” recita un detto antico che ben si sposa con le stagioni vissute da Openjobmetis Varese e Sidigas Avellino. Lombardi e irpini tra settantadue ore a Masnago chiuderanno le rispettive stagioni con l’obiettivo minimo stagionale raggiunto: la salvezza. Un traguardo ben diverso dalle aspettative venutesi a creare nel corso dell’estate per i due sodalizi che, chi per un motivo e chi per un altro, avrebbero aspirato ad un posto nel paradiso cestistico della palla a spicchi italiana.

Se la compagine prealpina aveva scommesso come guida tecnica sull’estro e sul personaggio di Gianmarco Pozzecco, legato da un rapporto di amore e affetto con la città e la piazza varesina per la lunga permanenza da giocatore in cui è arrivato lo scudetto della “Stella” (nel 1999), i risultati non hanno poi dato ragione alla mosca atomica al punto da presentare le dimissioni il 24 febbraio poi sostituito da Attilio Caja che in dieci gare ha raccolto ben sei vittorie di cui quattro consecutive.

La delusione per il rammarico di fine stagione è solo uno dei punti in comune dei due sodalizi in questione. Il cambio di guida tecnica in corso d’opera ha portato la scossa sia su una sponda sia sull’altra. La Openjobmetis ha dato l’attesa accelerata nella lotta alla salvezza mentre la Sidigas ha ottenuto tre affermazioni casalinghe col solo passo falso del derby al PaladelMauro con Caserta.

Oltre alle scelte societarie, domenica si verrà a ricomporre quel filo diretto tra Scandone e Varese che negli ultimi due anni ha caratterizzato le vicende di mercato dei due club.

Il passaggio, o meglio, il ritorno di coach Frank Vitucci in Irpinia nell’estate del 2013 rappresenta uno snodo importante di questo assetto. Due stagioni la ferma volontà del patron De Cesare convinse il trainer di Venezia a rinunciare alla sua esperienza varesina, condita dal premio di miglior allenatore della precedente stagione, ed accettare il lauto contratto biennale (con possibilità di rinnovo), facendo storcere il naso per la decisione allo stesso team e tifoseria biancorossa.

La storia si è ripetuta dodici mesi più tardi quando la Sidigas ha pescato nuovamente nello stesso nido. Nella costruzione del nuovo roster, Vitucci individuò in Stefano Bizzozi l’assistant coach con cui fece le fortune proprio di Varese nell’annata 2013-2014.

I due, come noto, hanno poi salutato la compagine di contrada Zoccolari lo scorso marzo.

La pattuglia di ex varesini è stato rafforzata dall’arrivo di Adrian Banks, primo acquisto estivo favorito dalla presenza proprio di Vitucci, suo mentore all’arrivo in Italia della guardia statunitense.

Il cerchio si è poi allargato con l’arrivo un mese e mezzo fa di Fabrizio Frates che a Varese ereditò il posto di Vitucci salvo poi esser esonerato il 25 febbraio 2014, lasciando il posto al suo vice Stefano Bizzozi.

Numeri e dati alla mano, l’inatteso binomio Avellino – Varese non ha sortito gli effetti sperati. Motivo per il quale sarà un’estate di ripartenza per Openjobmetis e Sidigas.

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