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Sidigas, Sacripanti: “A Cantù partita speciale, ma conta vincere”

ll match di domenica contro l’Acqua Vitasnella Cantù non sarà certamente come gli altri per coach Pino Sacripanti, canturino di nascita ed ex di giornata, insieme all’assistente Oldoini e ai lunghi Leunen e Buva.

Queste le parole del coach nella conferenza tenutasi in mattinata al PalaDelMauro:

“Per quanto riguarda Pini, rimarrà ai box, gli altri si sono allenati tutti e stanno abbastanza bene. Abbiamo fatto una settimana di lavoro intenso, cercando di adattare i concetti difensivi e offensivi agli avversari e lavorando sull’intensità dell’allenamento…stiamo cercando di lavorare sull’impostazione fisica negli allenamenti, intensità che spesso è venuta meno durante le partite…”.

Sul ritorno a Cantù: “Sono nato e cresciuto a Cantù….ho giocato e allenato nel settore giovanile fino alla prima squadra…per me non potrà mai essere una partita normale…ho trascorso anni bellissimi, con risultati buoni per le aspettative che ci eravamo dati…Cantù è casa mia, una società che mi ha formato sotto l’aspetto cestistico e umano…ho un forte legame con i passati dirigenti e con la dottoressa Cremascoli…allenare la squadra della propria città è un’emozione unica e per me questo è un passaggio emotivamente molto forte…Non so come Buva reagirà, aveva un contratto con loro e non è stato confermato…Leunen ha lasciato un bellissimo ricordo a Cantù, perché ha una professionalità altissima…Al di là di tutto questo, io penso alla mia squadra che sta crescendo passo dopo passo…Con Fabio Corbani ho condiviso una bellissima esperienza nella nazionale under 20…ci conosciamo da tantissimo tempo, ma non siamo stati spesso avversari, anche nelle giovanili”.

Sacripanti parla della sfida : “A Cantù ci sono due fattori fondamentali: il Pianella, con il tifo più caldo d’Italia e lo dico per esperienza…c’è un calore, una spinta, un’energia unici…inoltre c’è stato il cambiamento di proprietà, qualche giocatore nuovo sta arrivando, altri sono in trattativa….è in atto una rivoluzione con il conseguente cambiamento di obiettivi…erano partiti per la salvezza, ma ora probabilmente cambieranno molte cose con l’arrivo di giocatori dal grande spessore tecnico…servirà mantenere un’alta intensità per un arco di tempo prolungato, fattore che ci è mancato spesso”.

Il coach, infine, spende parole al miele per l’ala canturina Awudu Abass: “Lo conosco benissimo, è un giocatore umile, con grande dedizione al lavoro e mezzi fisici importantissimi…negli ultimi due anni ha avuto una crescita esponenziale…sarà un elemento fondamentale per la pallacanestro italiana nei prossimi dieci anni…speriamo non darà il meglio contro di noi”.

 

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