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Sognano il ritorno in Nba, Pesaro contro Avellino è nel segno di Daye contro Nunnally

Sono i due protagonisti attesi del confronto dell’Adriatic Arena che chiuderà il sedicesimo turno tra Consultinvest Pesaro e Sidigas Avellino: Austin Daye e James Nunnally.

Il primo ha riportato la città marchigiana con la mente al 1988 quando, nell’anno in cui nasceva il piccolo Austin, il papà Darren approdava  direttamente dall’Nba dove aveva chiuso la sua avventura con la canotta dei Boston Celtics. Il figlio d’arte è il vero “go to guy” della formazione biancorossa: 21,5 punti di media in sei gare giocate descrivono l’importanza che ricopre negli equilibri di una Vuelle che vuole salvarsi ma senza gli affanni che ne hanno segnato il recente passato. “Un’operazione dettata anche da una logica di marketing” ha spiegato il Direttore Operativo Marco Aloi nel corso di un’intervista rilasciata lunedì scorso a “Il Quotidiano del Sud”.  Dal 4 dicembre, giorno dell’ufficializzazione dell’arrivo di Daye, sono state prodotte oltre seicento riproduzioni di magliette del n.9 biancorosso.  Il ventisettenne di Irvine ha scelto l’Europa per tentare un nuovo assalto al cosiddetto “piano di sopra”, l’Nba.  Scelto con la scelta n.15 al Draft 2009 dai Detroit Pistons, il prodotto di Gonzaga ha toccato da vicino il mondo dei “Pro”  tra la franchigia del Michigan, i Memphis Grizzilies, i Toronto Raptors e i San Antonio Spurs prima di esser tagliato dagli Atlanta Hawks.  I suoi 211 centimetri ne fanno un’ala grande ma il talento è quello di una guardia con la stoffa del leader.

Trascinatore a suo modo è James Nunnally. Statunitese come Daye, l’ala uscita dal College di California ha dalla sua un maggiore pedigree nel Vecchio Continente così come testimoniano le esperienze in Grecia col Kavala, Estudiantes Madrid e Maccabi Ashod.  Anche il californiano ha avuto l’opportunità di saggiare la Nba, prima con Atlanta e per nove partite coi Philadelphia 76ers senza tralasciare la Nbdl in cui il classe ’90  ha giocato anche un All Star Game.  In Italia, come per Daye, è alla prima stagione in cui occupa il secondo posto nella classifica marcatori (17,7 punti). Ala piccola naturale, non disdegna di giocare in avvicinamento al canestro quando Sacripanti lo schiera da “4” tattico. In campo aperto delizia il proprio pubblico a suon di schiacciate. Abile nel crearsi un tiro fuori dagli schemi, insospettabile rimbalzista. Le statistiche confermano la completezza nel gioco di  Nunnally (51,4 % da due  ed il 41,2% da tre punti). Ha rappresentato Avellino al recente All Star Game di Trento. Vuol portare la Scandone ai playoff non prima di aver battuto Pesaro.

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