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Terzo quarto da favola: la Sidigas travolge Trento con un super Buva

Un terzo quarto da 22-11 consegna alla Sidigas Avellino la seconda vittoria in campionato. I biancoverdi superano per la Dolomiti Energia Trento per 79-66 che non riesce a sfatare il tabù del PaladelMauro, inchinandosi dinanzi ad una difesa di casa che concede soltanto 26 punti nella ripresa.   Mvp un super Buva da 26 punti e 10 rimbalzi, (ben supportato da Nunnally con 25) che risponde così alle critiche mossegli in settimana sulle sue precedenti prestazioni.

Sidigas Avellino: Norcino n.e., Gioia n.e., Acker 8, Leunen 5, Green 5, Cervi 3, Severini, Nunnally 25, Pini, Buva 26 Blums 10, Parlato. All.: Sacripanti

Dolomiti Energia Trento: Poeta 2, Sanders 9, Pascolo 13, Baldi Rossi 7, Forray 4, Lofberg n.e., Flaccadori 3, Sutton 7, Lockett 6, Lechthaler, Wright 15. All.: Buscaglia

Parziali: 22-26, 36-40, 58-51

Arbitri: Begnis, Bartoli, Ranaudo

A sbloccare il match è Sanders che cattura rimbalzo in attacco e deposita a canestro i primi due punti dell’incontro. Sacripanti deve fare a meno di Benas Veikalas (non rientrato dalla Lituania dove era ritornato lo scorso giovedì per motivi familiari). La Sidigas si affida ad Acker (lanciato nuovamente in quintetto dopo la trasferta di Pistoia) che realizza i primi quattro dei sei punti dei padroni di casa. La Dolomiti attacca bene il ferro, facendo sentire tutto il proprio atletismo (schiacciata da fantascienza di Wright in testa ad Cervi) e il senso della posizione di Pascolo. Decide di entrare nella gara anche James Nunnally che in un amen iscrive a referto cinque punti che valgono il sorpasso sull’11-10 al 5’. Cervi lascia il posto a Buva per dare maggiore fisicità al reparto arretrato irpino che soffre eccessivamente la facilità nell’aggredire il ferro degli esterni trentini (6/10). Avellino si lascia prendere dalla frenesia, sbagliando cinque tiri consecutivi. Il bel gioco stenta a decollare ma la fortuna aiuta gli irpini con Nunnally, Blums e Buva che provano a togliere le castagne dal fuoco ma gli ospiti sono bravi a lavorare sulle linee di passaggio e a colpire dalla distanza (Pascolo e Sutton) chiudendo avanti 26-22 al suono della prima sirena.

Sacripanti getta nuovamente nella mischia Cervi che fa coppia sotto canestro con Pini. La Dolomiti non sbaglia pressoché nulla, volando sul +11 (22-33) con le triple di Lockett e Flaccadori che caricano il team di Buscaglia. Nunnally interrompe il digiuno offensivo dei locali dopo tre giri di lancette con una tripla piedi per terra dall’angolo. Il cinismo dei viaggianti (che non disdegnano di far sentire la propria fisicità complice qualche scelta arbitrale contestata dai locali) è così spietato da punire le palle perse: al 15’ il dato parla 8-0 in sfavore di Avellino che fa una fatica da matti a segnare, demerito anche di una regia che produce poco in termini di opportunità di tiro per i compagni. Acker è l’unico ad avere le idee chiare di che fare col pallone in mano: ne nasce un assist per la bomba di Leunen che tiene ancora aperto l’incontro. La cabala passa nelle mani della Sidigas che costringe Trento a due forzature in attacco da cui nascono cinque punti (36-38 al 19’).

L’intervallo rinfresca le idee ad Avellino che parte con tutt’altro piglio nella ripresa: 8-4 è il break dei primi cinque minuti di gioco in cui arriva la parità con la penetrazione di Taurean Green, in ombra nel primo tempo. A metterci lo zampino è anche Ivan Buva che ne piazza quattro consecutivi. Trento prova nuovamente a scappare sfruttando un fallo tecnico fischiato a Nunnally che produce un minibreak di 5-0. Acker va diritto al ferro (48-49). La dea bendata non è coi biancoverdi che vedono sputarsi dal ferro due buoni tiri costruiti con Leunen e Blums. Ci pensa uno scatenato Buva, finito al centro di critiche durante la settimana con nove punti di fila a capovolgere l’andazzo.

La Sidigas controlla bene il vantaggio costruito nella frazione precedente. La vera protagonista è la scioltezza con cui i lupi si muovono sul parquet: Nunnally diventa un rebus per Lockett, Buva continua a giganteggiare sotto le plance mentre Blums delizia la platea con una tripla cadendo all’indietro: al 38’ Avellino comanda sul 72-60, beneficiando di una Dolomiti che smarrisce la strada del canestro e permette alla Scandone di tornare al successo dopo circa un mese.

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