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Vescovi stuzzica la Sidigas: “Prenderei in considerazione una proposta di Avellino”

L’asse Varese – Avellino in queste ore non si limita soltanto alla gara di domani pomeriggio alle ore 17:30 che chiuderà i rispettivi campionati di entrambe le formazioni. Se dalla prossima settimana (anche se il plurale è d’obbligo in casa Scandone) si lavorerà già in prospettiva della prossima annata, a lanciare segnali di interesse per la piazza irpina è Francesco Vescovi, nome storico della pallacanestro varesina visti i trascorsi prima da giocatore e successivamente da presidente e general manager, ruolo quest’ultimo a cui ha rinunciato lo scorso febbraio alla luce dei scarsi risultati ottenuti dalla compagine allenata da Pozzecco. “Se dovesse arrivare una chiamata la prenderei sicuramente in considerazione. Avellino è una piazza con grandi prospettive.” – ha affermato Vescovi, parlando al portale specializzato Pianetabasket.com., rispondendo alla domanda su un suo possibile approdo nel club biancoverde qualora patron De Cesare decidesse per una ricostruzione trasversale della Scandone. Lo stesso Vescovi descrive così il campionato svolto dalle due sfidanti di domani sul parquet di Masnago: “Hanno cambiato molto in estate. Ciò è sempre un’incognita. Non si può prevedere in che misura quello che avevi in mente si traduca sul campo. Su Varese hanno pesato gli infortuni. Soprattutto quello di Kangur. Era il nostro collante tra i vari reparti: un giocatore duttile e di qualità. Poi l’infortunio di Diawara ed il fatto che la squadra non fosse allenata nel migliore dei modi, sono stati altri aspetti determinanti. Da qui la mia decisione di rassegnare le dimissioni. Non ho il polso della situazione di Avellino. Posso dire che Vitucci è un ottimo allenatore, però quando si mettono insieme tanti giocatori nuovi non sempre si “prendono” o si trova la giusta chimica.” Tra ventiquattrore andrà in scena l’ultima gara di Frates da capoallenatore della Sidigas. Il coach milanese ha allenato Varese lo scorso anno, rilevando il posto di Frank Vitucci ritornato proprio ad Avellino: “Sono due allenatori. benché diversi, di buonissima qualità. A Varese, nell’anno di Frates, abbiamo pagato le aspettative derivanti dalla precedente stagione. Pagammo anche la scelta di partecipare al Qualifying round di Eurolega e all’Eurocup. Non avevamo la necessaria profondità per reggere il doppio impegno. E poi c’è stato un atteggiamento dei tifosi ingiusto nei confronti di Frates per i suoi trascorsi canturini. Fabrizio è uno molto preciso, pignolo, con una formazione importante, la sua bravura talvolta si scontra un po’ con qualche momento d’inflessibilità.”

 

 

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