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All-In #AvellinoPerugia: Novellino&Ardemagni da libro Cuore

Pronto riscatto. Quattro giorni dopo il pareggio beffa di Vercelli, maturato quando ormai i lupi già pregustavano il dolce sapore della vittoria, l’Avellino ha già l’occasione per smaltire la delusione. Una delusione che nasce solo dal modo in cui è svanita la vittoria. Perché non va dimenticato che gli uomini di Novellino hanno raccolto un punto su un campo difficile, allungando la striscia di risultati utili a 9. E giocando una gara positiva, seppur non brillante, con poche occasioni concesse agli avversari e tenendo bene il campo. Con il Perugia sarà una gara tutt’altro che facile. Gli umbri, reduci dal pareggio con la capolista Frosinone, sono in piena zona playoff e stanno disputando un campionato all’insegna del bel gioco. Il rendimento in trasferta, poi, è decisamente positivo grazie ai 18 punti conquistati lontano dal Curi (solo 4 in meno rispetto a quelli raccolti tra le mura amiche). Ma per la trasferta in terra biancoverde Bucchi dovrà fare a meno degli squalificati Belmonte, Brighi, Monaco e Volta: quattro giocatori importanti. Ed è per questo che l’Avellino dovrà approfittarne. In casa non bisogna avere pietà di nessuno. A maggior ragione se gli avversari sono falcidiati dalle assenze. Si può puntare al decimo risultato utile consecutivo. Magari grazie ai due uomini copertina di questa serie positiva: Walter Novellino e Matteo Ardemagni. Il tecnico, con il suo carisma e la sua sagacia tattica, è riuscito in poco tempo a ribaltare una situazione che pareva compromessa. Il bomber è invece diventato l’autentico leader della squadra sia per atteggiamento sia in fase realizzativa. Per entrambi la partita con il Perugia non sarà mai come le altre. Entrambi sono legati affettivamente alla città umbra. A Novellino ha dato tutto: moglie, figli e carriera. Sia da calciatore (132 presenze, 12 gol) che da allenatore (prima panchina in carriera dopo il percorso nelle giovanili). È legato al Perugia anche Ardemagni. La sua prima vera esperienza tra i grandi, infatti, fu proprio in maglia biancorossa (stagione 2006-2007). Due stagioni fa il ritorno al Grifone, con la fascia da capitano indossata a San Siro contro il Milan. E con diversi gol segnati sotto la sua amata Curva Nord. In totale, 70 presenze e 19 gol. No, non potrà mai essere una partita come le altre. Eppure al fischio di inizio entrambi metteranno da parte ricordi ed affetti e, come loro solito, cercheranno di trascinare l’Avellino con gli occhi della tigre. Anzi, del lupo.

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