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Ax Armani Milano, Pianigiani: “I nostri errori hanno favorito Avellino, mentalmente qualcosa non va”

Avrà di che riflettere dopo la sconfitta in gara 3 e pensare alle soluzioni da apportire in vista della decisiva sfida di venerdì sera. Simone Pianigiani analizza così il ko della sua Olimpia Milano al cospetto della Sidigas Avellino: “Partita strana nel senso che abbiamo commesso di nuovo una serie di errori tecnici enormi e che ci hanno reso impossibile vincere. Siamo partita con errori su tiri facili da sotto e capisco che possa succedere fuori casa nei playoffs anche se dovremmo avere la giusta esperienza. Ci eravamo rimessi in piedi ma ci siamo fatti trascinare nella tonnara, in senso positivo per Avellino, che c’era oggi e non ci siamo fermati a leggere le situazioni e ci siamo lasciati trasportare dalle sensazioni negative. Nel terzo quarto avevamo preso la gara in mano ma siamo stati polli e abbiamo fallito il colpo del ko. Loro sono tornati con entusiasmo e nel finale abbiamo continuato a sbagliare cose indicibili. Non ho da dire molto sulla volontà e l’atteggiamento dei nostri che hanno accettato questa situazione delle ultime settimane e anche Nedovic, che non doveva giocare, ha chiesto di essere della partita. Abbiamo tenuto Avellino sotto i settanta e sarebbero stati anche meno senza questo finale, ma abbiamo tirato con percentuali troppo basse. C’è un problema mentale che dobbiamo risolvere se vogliamo giocarcela.”

Avellino con una marcia in più: Avellino era giustamente in trans agonistica e tutti davano un contributo. Se noi avessimo avuto un cattivo atteggiamento ci saremmo sciolti prima, ma invece siamo tornati in partita. Eravamo consapevoli dello stato di emergenza, se ce la faremo o meno non lo so. L squadra forse soffre di un po’ di nervosismo dovuto ad una stagione nella quale hanno lottato contro tutti e ora mancano punti di riferimento. Avellino vale più dell’ottavo posto e noi dobbiamo riuscire ad essere lucidi e ribaltare questa situazione.”

Olimpia indietro da un punto di vista mentale: Lo sport è fatto di momenti. Abbiamo da recriminare per quanto sbagliato in gara 1 in casa, ma devo dire che nonostante gli infortuni avevamo avuto la costante di James come play. Non avere la sua personalità è condizionante perché i compagni lo cercano ma non lo trovano. Non metterei la croce addosso ai miei ragazzi perché stanno sbagliando molti tiri che di solito segnano ma anche in gara 1 hanno lottato. Forse fossimo stati 2-0 saremmo venuti qui con un altro tipo di serenità. Ora dobbiamo fare un enorme salto mentale per riconquistarci il diritto di giocare la gara decisiva in casa.”

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