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Basket Avellino – Dal mea culpa allo scempio arbitrale alla mancata impresa

L’aver prima fischiato quel fallo antisportivo di Beiràn su Thomas e poi esser ritornati indietro sulla propria decisione da parte della terna arbitrale è un episodio che resterà una ferita nella recente storia sportiva della Scandone. Di certo quella attuata è una scelta che non è stata presa bene sia dalla Sidigas in un match così delicato ai fini della classifica del girone di Champions League sia dal pubblico biancoverde che non ha mancato di rimarcare tutta la propria contrarietà attraverso il mezzo di comunicazione più rapido ed efficace: i social network.

Che la gara avesse potuto prendere un’altra piega se fosse stato confermato quel fallo antisportivo questo è fuori discussione. Avellino, tuttavia, ha da mangiarsi le mani per aver realizzato solo uno dei due tiri liberi assegnati all’ala ex Magic e per quell’episodio che ha visto dall’altra parte del parquet Davin White realizzare una giocata da tre punti che ha segnato l’esito dell’incontro.

A distanza di due settimane dalla prima sconfitta europea, arrivata per mano di Ostenda, vien da pensare però che il club biancoverde non goda con ogni probabilità  a livello continentale delle migliori simpatie da parte delle giacchette grigie. Nella memoria dei presenti al PaladelMauro ancora si ricordano “gli schiaffi” incassati da Fesenko ad opera dei lunghi del Telenet o le non chiamate che in più di un caso hanno fatto storcere il naso ai presenti. E’ il caso di dire che il club di contrada Zoccolari debba tutelarsi nelle sedi opportune perchè quel fallo antisportivo diventato poi normale fallo di gioco potrebbe avere risvolti nel cammino europeo dei lupi.

Il campo, invece, ha evidenziato qualche difficoltà  soprattutto a livello difensivo nel primo quarto come ammesso nel post partita da Sacripanti. E’ piaciuta la reazione e il rientro sul parquet nel terzo periodo quando Randolph (in due partite 21 punti di media) e Thomas hanno dato la scossa annullando il gap della prima frazione. Peccato che sia finita nel modo non auspicato  e con la trasferta con la Juventus Utena che acquisisce ancor di più importanza rispetto a qualche ora fa considerando che la Scandone adesso è terza in classifica (seppur seconda a pari punti col Tenerife). Peccato per i tiri liberi (7/13 la statistica finale). Sacripanti ha auspicato un miglioramento nel tempo senza farla diventare un’ossessione. L’augurio è che ciò avvenga il prima possibile.

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