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Basket Avellino – il trentello di Ragland non basta: amaro lunch match per la Sidigas contro la Reyer

Amaro lunch match per la Sidigas Avellino che al PaladelMauro si arrende per 78-80 all’Umana Reyer Venezia. I trenta punti di Joe Ragland non evitano il secondo ko interno della stagione. Venti punti, dieci rimbalzi e cinque falli subiti per Melvin Ejim che guida al blitz i suoi.

Fesenko viene confermato in quintetto dopo la solida prestazione offerta martedì scorso ad Utena. Inizia con le polveri bagnate per la Scandone che si sblocca di Leunen che replica alla precedente conclusione di Mcgee. C’è equilibrio nelle prime battute di gioco con gli ospiti che insistono nel tiro dalla distanza ma trovano linfa in penetrazione con Bramos ed Haynes che sorprendono la retroguardia irpina (8-12 al 7’). L’abilità di prender posizione sotto canestro di Fesenko è una spina nel fianco per i lunghi veneziani che si caricano di falli: l’ucraino è l’uomo in più per i lupi che si riavvicinano agli avversari che riallungano nei secondi finali del primo periodo grazie alla precisione nei tiri liberi.

Peric dall’angolo firma il 24-14 per i lagunari. La Sidigas fatica a trovare dei buoni tiri contro la zona ordinata da De Raffaele: Cusin manda per le terre Viggiano tenendo in piedi le chance di rientro per i padroni di casa che alzano il ritmo con Randolph mentre Ejim trova cinque punti consecutivi che fanno male al pari della schiacciata di Fesenko e della tripla di Ragland (31-30 al 18’). E’ ancora l’ex Jazz con la sua stazza a regalare il minimo vantaggio ai suoi prima dell’intervallo.

Le strigliate di De Raffaele nell’intervallo producono un 4-0 in partenza di secondo tempo frutto dell’aggressività Reyer. Le mani di Peric e Bramos regalano le cinque lunghezze di vantaggio mentre Ragland e Fesenko tolgono le castagne dal fuoco ai lupi. Si fa sentire anche capitan Green con la sua conclusione dai 6,75 (45-45 al 24’) ma Venezia risponde con la stessa moneta che vale il riallungo che conduce fino alle dieci lunghezze di vantaggio col semigancio di Ortner. Sacripanti chiede il sostegno del pubblico per una Sidigas in palese difficoltà nel contenere la furia orogranata.

La voglia di reagire dei padroni di casa è rappresentata da Levi Randolph che va fino al ferro in tre azioni consecutive che mettono in partita il pubblico di contrada Zoccolari. Spazio anche per Severini che ricambia la fiducia con un canestro pesantissimo per il morale dei lupi (60-63 al 33’). La rincorsa biancoverde non accenna ad arrestarsi con Cusin ed il solito Ragland che danno profondità al gioco avellinese mentre è Ejim dall’altra parte a salire in cattedra. Venezia mette in scena tutto il proprio repertorio sia da due che da tre punti. Ragland è l’anima di una Scandone che non vuole mollare. Green pesca Leunen si guadagna tre tiri liberi a tre secondi dalla sirena finale: il n.10 farà soltanto 1/3 dalla linea della carità e Venezia ringrazia.

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