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Basket Avellino – La Dolomiti Energia si prende la rivincita: Avellino crolla 97-79

Nel match d’andata a prendersi la scena era stata la Sidigas Avellino. A prendersi la rivincita è stata la Dolomiti Energia Trentino che raccoglie la terza vittoria consecutiva in campionato (dopo aver superato Varese e Venezia) e conferma il suo trend in zona playoff imponendosi per 97-79. Gara da dimenticare per la Scandone – priva di Demetris Nichols, Patric Young e Lorenzo D’Ercole – alla Blm Group Arena che esce ancora sconfitta dopo i playoff dello scorso maggio ed incassa il 2° ko consecutivo dopo quello contro l’Happy Casa Brindisi nelle Final Eight

IL TABELLINO DEL MATCH

Sembra regnare l’equilibrio nelle primissime battute di gioco tra due formazioni che in comune hanno l’obiettivo di essere protagoniste nei prossimi playoff scudetto. Ad aprire le marcature è Keifer Sykes, uno dei giocatori più temuti dalla squadra di Maurizio Buscaglia che deve incassare i primi quattro punti in sequenza ravvicinata degli ospiti. Quando si accende Devin Marble, il miglior realizzatore nelle fila di casa, la Dolomiti sale di giri in attacco con scioltezza. L’americano apre al parziale di 13-0 in cui ci mettono lo zampino sia Dustin Hogue sia Beto Gomes. Il portoghese firma la tripla del 15-4 che fa scattare il campanello d’allarme a coach Vucinic. Il tecnico serbo ottiene, tuttavia, una minima reazione dai suoi giocatori con Caleb Green e Hamady Ndiaye che provano ad infiammare l’attacco avellinese che saluta anche il primo canestro dell’esordiente Ike Udanoh. Il nativo di Detroit deve fare i conti coi centimetri di Jovanovic che creano spazio nel pitturato avversario per le iniziative dei compagni. La Scandone ci mette pochissima intensità in difesa con Flaccadori e soci che mandano a bersaglio ventinove punti in un solo quarto di gioco.

 

Sale di colpi, nel frattempo, Udanoh la cui rapidità di piedi è un’arma che la Sidigas decide di adoperare per provare a recuperare lo svantaggio. L’ex canturino diventa il go-to-guy (già tredici punti all’intervallo) ma ad Avellino tutto ciò non basta perché i problemi continuano a persistere nella propria metà campo. A girare il dito nella piaga è poi Fabio Mian con tre triple che cadono come autentici macigni sulla tenuta psicologica dei lupi che cercano di stringere i denti con Green (34-27). Sale pericolosamente poi il numero delle palle perse: Aaron Craf e Marble (quattro recuperi) hanno le mani più veloci di tutti punendo una Scandone confusionaria che sprofonda fino al 55-39.

 

Nella ripresa la Sidigas non fa di certo meglio, almeno nelle prime battute, rispetto a quanto visto in precedenza. Contenere la furia bianconera è un vero rebus per gli atleti in canotta gialla. L’unico a provarci nei fatti è Caleb Green affidandosi esclusivamente al suo talento. Vucinic ha le rotazioni contate sotto le plance con Ndiaye richiamato in panchina con già quattro falli a proprio carico. La sorte offre l’opportunità di riaprire il confronto agli irpini che si rifanno sotto con un paio di conclusioni firmate dal duo Filloy – Green ma la Dolomiti è abile ad alzare il ritmo e riportare l’inerzia dalla sua parte (72-58).

 

Nella quarta frazione la Scandone illude ancora una volta con la tripla di Campani gettato nella mischia dal suo allenatore. E’ uno dei pochi momenti in cui la Sidigas riduce il divario sotto la doppia cifra (75-66) a cui fa seguito l’ennesimo black-out che apre la strada alla fuga di Trento che mantiene alte le percentuali dalla lunetta ed imprime l’ennesima accelerata propiziata da Mian e Flaccadori dalla lunga distanza (87-66). Avellino tira i remi in barca aspettando solo il suono della sirena finale col punteggio che non lascia scampo: 97-79.

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