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Basket Avellino – La Sidigas ha una marcia in meno, lo Zielona ringrazia

Terza sconfitta casalinga in Basketball Champions League per la Sidigas Avellino, protagonista di una brutta gara persa contro l’ultima forza del girone D, lo Stelmet Zielona Gora che espugna il PaladelMauro per 57-64, bissando il successo dell’andata e complicando nuovamente il cammino dei lupi verso gli ottavi.

Sidigas Avellino: Wells 4, Fitipaldo 2, Bianco n.e., Leunen 6, De Meo n.e., Scrubb ,7 Filloy 9, D’Ercole, Rich 16, Fesenko 10, Ndiaye 3, Parlato n.e. All.: Sacripanti

Zielona Gora: Florence 3, Muric 3, Matczak 2, Mokros 2, Gecevicius 9,  Dragicevic 16, Markovic 2, Kelati 6, Hricaniuk 8, Zamojski 11, Kozsarek 2 All.: Urlep

Arbitri: Cici, Fuska, Krejic

Parziali: 7-19, 28-36, 41-49,

Tra i dodici iscritti a referto non è presente Andrea Zerini. L’ala fiorentina è rimasta a letto a causa di un attacco influenzale. Un’assenza di non poco conto nelle rotazioni del reparto lunghi con l’ex Brindisi risultato essere il miglior giocatore nella vittoria di Ostenda di otto giorni fa.

Sacripanti va sull’usato garantito e ad inizio gara si affida al classico quintetto formato da Filloy, Rich, D’Ercole, Leunen e Fesenko. A rompere il ghiaccio è Zamojski con la tripla del 3-0 dopo i precedenti due errori al tiro dei padroni di casa. Avvio soporifero per i primi in classifica nel torneo italiano che litigano pericolosamente col ferro avversario (0/5) e col punteggio che non accenna a sbloccarsi. Dragicevic, intanto, comincia a prendere le misure al pitturato biancoverde e porta a sette le lunghezze di vantaggio dei suoi contro una Avellino che deve ricorrere obbligatoriamente al timeout (0-7 al 5’). La prima gioia per i lupi porta la firma di Fesenko che si porta il ferro a casa ma nella propria area ci si espone più del dovuto alle sortite dei vari Markovic e Dragicevic (2-13 al 7’). Lo Zielona Gora non si scompone ma risponde con Gecevicius che allunga il gap nel punteggio, mettendo una maggiore reattività sul parquet contro una Scandone che realizzerà tre canestri in dieci minuti di gioco.

Lo staff tecnico mischia le carte confermando Fitipaldo e Filloy in regia insieme a Scubb (da ala forte) e con gli innesti di Wells, Ndiaye. La Sidigas continua a collezionare errori in attacco nonostante in difesa cambi il registro col numero dei palloni che tende a salire. Wells regala la doppia cifra ai suoi, Ndiaye dà un tocco di energia all’attacco locale mentre Scrubb sblocca da tre punti. Il vero rebus per la Scandone si chiama Gecevicius, a tratti infallibile al tiro così come è bravo a farsi trovare sempre libero Dragicevic (16-32 al 17’). Avellino riesce finalmente ad aggiustare la mira dalla lunga distanza sull’asse Filloy – Leunen, tentando di girare l’inerzia dalla sua parte a ridosso dell’intervallo con un parziale di 9-2.

 La pausa per il tè caldo fa bene agli irpini che ripartono piazzando un parziale di 6-0 che riapre completamente la partita (34-36) quando a svegliarsi è Jason Rich coi primi punti della serata. La Scandone frena con l’energia iniziale ma gli avversari non prendono il largo col passare dei minuti. A punteggio basso sono i biancoverdi italiani a guadagnarci perché dopo sette giri di cronometro sono soltanto tre le lunghezze che separano le due squadre (41-44 al 27’). Lo Zielona fa la voce grossa a rimbalzo e ciò le consente di riscappare nuovamente avanti al suono della terza sirena.

Da una parte c’è Filloy a tener a galla la Scandone, dall’altra l’esperienza di Thomas Kelati che s’inventa cinque punti che mandano letteralmente in crisi prima Ndiaye e poi Wells. La bomba di Zamojski mette una serie ipoteca sull’incontro per i polacchi (49-60 al 37’). Gli errori continuano a contraddistinguere gli attacchi di Avellino che resta in piedi col solito Rich nello scorcio finale del match. I lupi tentano il tutto per tutto ma l’errore di Leunen mette la parola fine.

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