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Basket Avellino – Pokerissimo Sidigas: Brescia si inchina ai biancoverdi

Rischia nel finale come già avvenuto con Strasburgo ma la Sidigas Avellino porta a casa la sua quinta vittoria consecutiva, la terza di fila in campionato, battendo al PaladelMauro la Germani Leonessa Brescia per 92-79. Un redivivo Adonis Thomas, il solito Ragland e un chirurgico Maarten Leunen nel finale. Per gli ospiti, che hanno dovuto rinunciare per infortunio muscolare a Michele Vitali, non bastano i 24 di Moore.

Coach Sacripanti conferma il quintetto schierato contro lo Strasburgo mercoledì sera. E’ Retin Obasohan a prendersi la marcatura d di Luca Vitali mentre Moore sblocca il punteggio volando al ferro. Avellino è costretta a prendere le misure su Berggren che è un vero e proprio fattore nei primi cinque minuti dell’incontro quando realizza sei degli otto punti della Leonessa. Dall’altra parte c’è un Adonis Thomas in formato Nba. L’ex ala degli Orlando Magic manda a bersaglio le prime tre delle quattro conclusioni iniziali mandando Diana su tutte le furie tanto che è costretto a chiamare timeout. Moore e Moss tolgono le castagne dal fuoco affidandosi alle proprie capacità realizzative e reattive. Ragland iscrive a referto la prima tripla della sua gara. La Germani riesce a rispondere ai tentativi di fuga dei padroni di casa. Il runner di Bushati è puro ossigeno. La guardia albanese dà la scossa alla formazione lombarda con un paio di recuperi in avvio di seconda frazione che permettono agli ospiti di riavvicinarsi ad un solo punto di distanza con l’1/2 dalla lunetta. Avellino si rivolge spesso a Kyrylo Fesenko che inizia con qualche difficoltà la sua gara ma, come già visto in altri frangenti della stagione, è un elemento difficile contenibile sotto le plance per le retroguardie avversarie. E’ l’ex pivot dei Jazz a portare nuovamente avanti la Scandone sul 33-24 a metà della seconda frazione, facendo il bello e cattivo tempo nel pitturato ospite. La Scandone riesce a gestire ben il controllo e riuscire a tentare nuovamente la fuga col trio Ragland – Randolph- Zerini che lanciano i lupi sul 47-32.

L’intervallo non fa calare le energie alla Scandone che trova in Adonis Thomas ancora una volta il suo mattatore con cinque punti realizzati dei primi sette realizzati dalla squadra. L’intensità resta alta soprattutto in attacco dove i lupi controllano bene i tabelloni. La Sidigas mette in scena due tentativi di fuga: il primo col tap-in in attacco di Cusin; il secondo con la tripla allo scadere di Levi Randolph che rappresenta un vero e proprio colpo psicologico per la Leonessa che aveva rosicchiato dei punti agli avversari, approfittando di qualche palla persa di troppo come nel caso di Moore che aveva riportato i suoi sul 61- 47 al 28’. Brescia deve spedire in panchina David Moss gravato di quattro falli mentre Fesenko torna a farsi largo in area che equivale al + 19 dopo aver completato il gioco da tre punti con la complicità di Berggren.

Il quarto periodo non vuol essere un garbage time per la Germani Brescia che decide di non mollare un centimetro. Sono Moore e Landry a suonare la carica per la compagine di Diana che punisce un calo di concentrazione dei biancoverdi che subiscono l’aggressività e i ritmi alti biancoblu. Sacripanti lo capisce ed è obbligato a chiamare timeout. La Scandone si complica la vita e Bruttini prosegue il break aperto di 6-0 col lay-up del – 10. Come avvenuto nella frazione precedente è Randolph a togliere le castagne dal fuoco coi piedi dietro la linea dei tre punti. La Leonessa ha la forza di reagire col redivivo Landry (81-72 al 38’) ma la mano di Leunen non trema anche in questo finale di match dopo Pesaro e Strasburgo, mettendo la parola fine all’incontro.

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