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Basket – Il sogno della Sidigas finisce in gara 6: Venezia vince ancora al PaladelMauro e va in finale

Finisce in gara 6 di semifinale playoff il cammino della Sidigas Avellino che viene battuta per 83-84 dall’Umana Reyer Venezia che raggiunge così la finalssima dove incontrerà la Dolomiti Energia Trentino. Le lacrime di Fesenko, gli applausi del PaladelMauro sono le immagini toccanti di una serata che la Scandone ha provato ad onorare al meglio delle sue possibilità. Pià cinica e scaltra Venezia trascinata dai 21 di Peric. Ai lupi non bastano i 20 punti di David Logan.

Coach Sacripanti inserisce Shawn Jones tra i dodici a referto al posto di Levi Randolph: prima apparizione dal 30 aprile per il centro americano con passaporto kosovaro.

1° QUARTO – Si replica con gli stessi quintetti titolari scesi in campo nelel ultime due partite con Stone da playmaker ed Haynes nello spot di guardia. A rompere il ghiaccio sono ancora i due centri titolari (Fesenko e Batista) ma si colpisce immediatamente anche  dalla media e lunga distanza con Leunen che è costretto a lasciare il parquet gravato di due falli. Dentro Zerini che firma dalla lunetta l’11-7. Ritmi incalzanti con la Scandone che vuole giocare in transizione. La Reyer è cinica da oltre l’arco  con Haynes. L’equilibrio prende la scena con gli attacchi che prevalgono sulle difese: dalla tripla di Logan l’Umana risponde con un controbreak di 5-0 chiuso dal neoentrato Tonut. Ragland si butta dentro mandando sul + 3 la sua squadra dopo dieci minuti (24-21 al 10′).

2° QUARTO –  Sale in cattedra Shawn Jones con due canestri in un amen ma dall’altra parte l’ex Gerusalemme regala il gioco da tre punti a Tonut che tiene in piedi la Reyer. Avellino scappa fino al + 6 (32-26) con la veloce del solito Ragland. Il quintetto undersize per Venezia non paga dividendi e ritorna così necessario l’impiego di Batista. L’Umana attende il minimo errore per riavvicinarsi e trova addirittuara il sorpasso con Filloy che scalda la mano la mano dall’arco con sei punti personali (34-36 al 17′).  La forbice si allarga con Peric, spalleggiato da Tonut, che spacca in due il match portando la Reyer fino al + 9 dell’intervallo (43-52). Avellino rientra negli spogliatoi dopo aver incassato una autentica scoppola dal croato della Reyer.

3° QUARTO –  E’ costretta a rincorrere la formazione irpina che non riesce ad avere quella reazione rabbiosa che ci si aspettava al rientro dagli spogliatoi. La Sidigas appare troppo confusa e velleitaria in attacco mentre Haynes trova la penetrazione del + 15 (47-62 al 24′).  Batista fa sentire tutto il suo tonnellaggio ma c’è da registrare un sussulto biancoverde sull’asse Logan – Thomas che riporta sotto la doppia cifra lo svantaggio. Ejim prima e Tonut poi respingono l’assalto (56-70 al 30′).

4° QUARTO – Il figlio del grande Alberto riporta a quattordici le lunghezze di vantaggio per gli ospiti. Si vede Cusin ma è Ragland a caricarsi la squadra sulle spalle con otto punti in un battibaleno che tengono in piedi le speranze di rimonta per gli uomini di patron De Cesare (64-72 al 36′). La Sidigas allunga la difesa da cui nascono una serie di recuperi che non vengono sfruttati del tutto in attacco. Leunen insacca la bomba del momentaneo – 5 ma i lupi sprecheranno tutti con una velenosa palla persa su rimessa in attacco a meno di due minuti dalla sirena finale. Peric ed Ejim avvicinano Venezia al traguardo ma la Logan tieni aperti i giochi (83-84).

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