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Basket – L’esperienza di Leunen, la mano di Ragland: la Sidigas Avellino sbanca Capo d’Orlando

L’ottimo debutto di Shawn Jones (15 punti e 7 rimbalzi), il secondo tempo di Joe Ragland e l’esperienza di Marques Green e Maarten Leunen nel quarto periodo. La Sidigas Avellino non brilla ma porta a casa la terza vittoria consecutiva sbancando nel lunch match il PalaFantozzi di Capo d’Orlando col punteggio finale di 68-76 . I lupi, che si impongono in Sicilia per il secondo anno di fila, mettono una seria ipoteca sul terzo posto in classifica ma non perdono di vista la seconda piazza occupata dall’Umana Reyer Venezia.

1°QUARTO – Tra i dodici a referto in casa Scandone c’è Shawn Jones che indossa la maglia numero 22. Ragland, Logan, Thomas, Leunen e Cusin lo starting five dei lupi. Rubata di Diener a Ragland che scappa in contropiede a depositare i primi due punti del match. Risponde Cusin dal mezzo angolo col suo tiro frontale. Ancora Diener che piazza la prima bomba per la sua squadra. Tentativo di fuga dei paladini con l’ex di turno che iscrive a referto i primi dieci punti di squadra. Avellino non si lascia intimorire: Ragland e Thomas riaprono il match mentre Leunen apre la scatola dai 6,75 metri (9-12 al 6′). Il primo canestro che non porta la firma di Diener lo siglano prima Delas e poi Ivanovic. Cambia in un attimo l’inerzia con la Betaland che rimette tre possessi di vantaggio. Arrivano i primi due canestri di Jones che riavvicina la Sidigas sotto di un punto al suono della prima sirena (19-18).

2° QUARTO – Dentro Severini (che oggi spegne ventiquattro candeline): si fanno vedere le seconde linee con l’irpino Iannuzzi  e Kikowski da una parte e Randolph dall’altra (26-21 al 14′). Avellino tira male dalla linea dei tre punti (3/12) ed ha poco da Logan e Thomas (4 punti in due). Salgono le palle perse degli ospiti che giocano in maniera frettolosa e confusa in attacco (cinque punti nei primi sette minuti) mentre quello orlandino fa girare rapidamente la palla tanto da trovare più di un varco difensivo nell’area irpina che produce il 35-23. Si fa male al ginocchio destro Stojanovic che deve rientrare in panchina. Il cinismo della Betaland castiga la Scandone con Kikowski che punisce dalla media. La Sidigas prova a risorgere spinta dalla sua coppia di lunghi Cusin – Leunen ed un’accelerata di mano mancina di Ragland. Il problema resta la copertura della propria area con Diener che trasforma in canestro un mancato rimbalzo degli avversari. Orlandina avanti all’intervallo (39-29).

3° QUARTO – Delas riprende a gonfiare la retina. Avellino si aggrappa alla mano di Leunen dalla lunga distanza. Shawn Jones è un fattore “silenzioso” prima col canestro e fallo incassato e poi con la schiacciata su alley-oop che danno animo alla sua squadra. Sale il tassametro biancoverde ancora con Leunen (quarta bomba) che colpisce nuovamente dall’arco. Il pareggio per la Sidigas è frutto di una bella e rapida circolazione di palla con Logan che arma la mano dall’angolo (43-43). Il trio Delas -Ivanovic – Iannuzzi produce il nuovo sorpasso siciliano a dimostrazione di come gli uomini di coach Di Carlo non vogliano lasciare nulla al caso. I lupi ricadono nei soliti problemi di costruzione del gioco ma Ragland ci mette una pezza con due triple preziose (56-54 al 30′).

 4° QUARTO – Il regista di West Springfield decreta il sorpasso. A seguirlo è Marques Green che taglia il  traguardo dei 1800 punti in maglia biancoverde grazie alla bomba che non fallisce (56-60 al 32′). Capo d’Orlando ha ancora birra nelle gambe: Diener riprende a segnare e piazza il canestro del controsorpasso (61-60). Equilibrio da playoff nei quattro minuti conclusivi della partita. Ivanovic pesca il coniglio dal cilindro, sfruttando una ingenuità di Jones  (66-64). L’ex Gerusalemme si riscatta realizzando il 2/2 dalla lunetta. Salgono in cattedra gli uomini di esperienza nelle fila avellinesi: Green allunga il suo record dalla lunetta (20° libero di fila messo a segno) mentre Leunen fa 5/5 da tre punti, propizia l’errore di Iannuzzi in attacco e cattura un rimbalzo offensivo da cui arriva l’alley-oop per Jones (66-73 al 39′). La ciliegina sulla torta la regala ancora Ragland con la bomba da oltre otto metri a fil di 24″ che decreta il punteggio finale: 68-76.

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