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Basket – Reyer Venezia, l’ex Gianluca Tucci: “Avellino squadra molto talentuosa, Nichols giocatore chiave. Milano troppo forte quest’anno”

Intervistato da Radio Punto Nuovo, in vista della gara di domenica tra la Sidigas Avellino e la Reyer Venezia, l’irpino Gianluca Tucci, assistant coach di venezia da alcuni anni, ha parlato del big match del PalaDelMauro di domenica prossima, che sarà per lui un ritorno a casa visto le sue origini avellinesi ed è stato anche head coach della Scandone qualche anno fa.

Queste le parole di Tucci: “E’ sempre bello tornare ad Avellino, domenica sarà una sfida ormai di cartello del nostro campionato, si affrontano due ottime compagini che possono recitare un ruolo importante in stagione. Noi bestia nera della Scandone? Si negli ultimi precedenti tra playoff e coppe europee abbiamo sempre vinto ma ogni gara è diversa da sè. La sconfitta di Avellino di ieri? Ci può stare, dopo una serie di vittorie può capitare una serata storta come avvenne a noi in casa con Nanterre l’altra settimana. Sarà una bella gara domenica, con due squadre costruite in maniera differente. Loro hanno un quintetto mostruoso con grandi qualità e tanti punti nelle mani ma una panchina più corta. Noi invece ci basiamo sulla squadra con un roster composto da 14 titolari o quasi. Una delle due può essere l’anti Milano? Assolutamente no, posso dire che quest’anno Milano è una corazzata imbattibile. La abbiamo affrontata domenica e in certe fasi della gara erano ingiocabili. Chiaro che da qui ai playoff può cambiare molto, ma non creiamo falsi miti. Milano può fare un campionato a parte e anche in Eurolega può dire qualcosa per arrivare tra le prime. Noi puntiamo ad essere lì come Avellino. Cosa temo della Scandone? Sicuramente la loro grande forza offensiva, i vari Cole e Caleb Green possono farti anche 50 punti in due. Ma chi temo di più è Demetris Nichols, credo che sia il collante della Sidigas. Un giocatore esperto e di grande valore che magari è poco sotto i riflettori ma è come dire, il Leunen della situazione. Ovviamente poi c’è Filloy che conosciamo bene anche noi”. 

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