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Clima ed atmosfera da playoff: Avellino batte Reggio Emilia al debutto

Esordio con un finale da brividi per la Sidigas Avellino che nel Monday Night della prima giornata di campionato supera la Grissin Bon Reggio Emilia per 66-62, guidata dai 18 punti di Jason Rich. I lupi rimettono in piedi una gara iniziata male ma chiusa con un pizzico di suspence quando gli ospiti si riportano ad un solo punto di svantaggio.

La prima novità per la Scandone è rappresentata dall’ingresso nello starting five di Hamady N’Diaye (Fesenko in panchina per gli interi 40’) in quintetto base insieme a Fitipaldo, Rich, Wells e capitan Leunen. A rompere l’equilibro è l’ex Cervi che firma i primi due punti della serata immediatamente imitato da Rich nell’altra metà campo. La Grissin Bon prende le redini del comando con la precisione dalla distanza: Mussini e Markoishvili provano la prima spallata nel match (2-10 al 4’). Rich è l’anima di una Sidigas che fatica a carburare in attacco dovendo fare i conti con un N’Diaye che appare un tantino spaesato ed è costretto a lasciare il campo gravato di due falli nei primi sei minuti di gioco. Sacripanti abbassa il quintetto schierando Zerini da pivot: l’ala fiorentina risponde con cinque punti consecutivi che riaprono il match (13-17). La precisione dall’arco regala un altro allungo ospite con la firma di Nevels che fa scattare il primo campanello di allarme. Leunen assottiglia il divario allo scadere del primo quarto (18-22). Il capitano biancoverde è l’unico del quintetto di partenza: in campo ci vanno le seconde linee e la scelta ripaga perché D’Ercole, su suggerimento di Filloy, sentenzia il – 3 (21-24 al 13’). La Scandone prova ad alzare l’intensità sui legni di gioco con Scrubb che corregge a rimbalzo il precedente errore di Zerini mentre la Grissin Bon fa valere tutta la sua fisicità “in the paint” con un inatteso Reynolds (23-28 al 15’). Avellino lotta come una dannata su ogni palla vagante ma i ferri non accolgono con continuità le conclusioni dalla distanza dei lupi. Reggio Emilia perde la bussola in attacco totalizzando appena sei punti in nove minuti. A rompere il digiuni ci pensa Nevels dopo il canestro della momentanea parità di Fitipaldo (28-28). Si sveglia Wells che regala il primo sorpasso della contesa a pochi secondi dal rientro negli spogliatoi (32-30). La Sidigas riprende da dove aveva interrotto col clima che si scalda immediatamente ed il punteggio che sorride dopo tre giri di lancette (39-32). Menetti ordina la zona ma Fitipaldo e Wells la bucano comodamente dall’arco. Sanè dalla lunetta tiene a galla i suoi ma la Sidigas scappa sul + 10 (51-41 al 17’) con una Reggio che ha poco da Wright. I lupi chiudono in crescendo la frazione sull’asse Scrubb-Rich (55-46 al 30’). La Grissin Bon non molla la presa : Menetti non può fare a meno del duo Markoishivili – Della Valle con la guardia azzurra che riapre la partita alla pari di Reynolds, punendo così un fallo in attacco di Leunen ed una successiva palla persa (61-60 al 39’). Wells mette tutti d’accordo col contropiede mentre Rich e Leunen dalla lunetta blindano il punteggio (66-62).

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