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I lettoni del Ventspils con l’acqua alla gola fanno visita alla Sidigas Avellino

Con palla a due alle 20,30, questa sera si disputerà ad Avellino la sfida valevole per la settima (ed ultima dell’andata) giornata della Basketball Champions League. Al Paladelmauro sarà Ventspils l’avversaria di turno di una Sidigas che è saldamente seconda nel suo girone, e che dunque intenderà proseguire la sua spedita marcia verso la qualificazione agli ottavi di finale.

La situazione della squadra lettone è diametralmente opposta: occupano infatti la penultima posizione del raggruppamento, avendo vinto solo due delle sei partite disputate fino ad ora, una delle quali contro Ludwigsburg fanalino di coda di questo Gruppo A. Il Ventspils è tuttavia una squadra che veleggia nelle posizioni alte della classifica del suo campionato, la Latvian-Estonian League, che da quest’anno ha sostituito il campionato lettone. Questa riforma ha dunque unificato i campionati di questi due piccoli stati, creando così una Lega molto più competitiva.

La formazione gialloblù non ha delle brutte statistiche nella rassegna europea: ad esempio per quel che riguarda la media-punti, essa si piazza all’undicesimo posto (su 32 squadre partecipanti), con un valore numerico addirittura superiore a quello della capolista Murcia ( 82,2 contro 77). Stessa posizione ricoperta nella statistica percentuale del tiro da tre, piazzandosi anche prima della stessa Avellino (37,4% contro 35,8%), mentre nei tiri da due, al contrario, i lettoni sono relativamente meno precisi, con una percentuale media del 50 per cento; in quest’ultima statistica Ventspils è ventunesima con il 50,2%, mentre la Sidigas è quarta con la percentuale del 58,4%.

Una squadra che tutto sommato sa attaccare, potendo d’altronde disporre di giocatori molto abili nella metà campo offensiva. Uno su tutti Jonathan Alredge, ala-centro americano classe 1991, che sta mantenendo la doppia cifra di media sia in campionato sia in coppa (14,8 e 16 i rispettivi valori), risultando essere il miglior realizzatore dei suoi. Fatta eccezione per un altro centro, il lettone Zakis, non si riscontra una grande differenza di rendimento individuale tra Champions e campionato; i giocatori più importanti lo sono in entrambe le competizioni, tranne appunto per l’esperto lungo che in Europa non fa nemmeno 2 punti di media mentre in patria viaggia a 14 per partita.

lomasz

Occhio al giovane esterno Rihards Lomasz (in foto), che è il giocatore più utilizzato dall’allenatore Roberts Stelmaherts (media di 32 minuti sul parquet nelle sette gare di Champions); ventidue anni, un metro e novantuno, tira da tre con il 55%  in campionato e con il 54% in Champions,dove è il nono migliore di questa particolare statistica. Un cecchino temibile, così come il folletto americano Aaron Johnson, alto solo 1 metro e 73 centimetri, ma capace sia di segnare (10,6 di media complessiva in tutte le competizioni stagionali) sia di far segnare i suoi compagni, sfornando 5,8 assist in campionato e quasi 3 in Champions, dove non a caso è il secondo miglior giocatore in assoluto di questa specifica statistica, precedendo il biancoverde Norris Cole che è terzo.

Temibili per la Sidigas Avellino potrebbero rivelarsi anche l’esperto capitano Maris Gulbis (ala di 2 metri) e il centrone senegalese di 2,07 Ousmane Dramè, che occupa nelle gerachie di squadra lo spot del cosiddetto “sesto uomo”: pur non giocando tantissimo (meno di 20 minuti in entrambe le competizioni) segna con discreta frequenza e riesce ad essere il miglior rimbalzista dei suoi, tenendo una media di 8,5 in campionato e di 8 in Champions( sedicesimo assoluto della competizione).

Pur essendo di gran lunga la favorita per la vittoria di questo incontro, la Sidigas dovrà far attenzione a non sottovalutare  una squadra che ha un roster piuttosto lungo, con il giusto mix di atleti giovani ed esperti. Attenzione dunque a non andare a corto di energie, dato che Ventspils ha diversi giocatori che possono intercambiarsi e risultare freschi atleticamente nei momenti decisivi. Sarà dunque fondamentale, per vincere, dare subito una “spallata” alla gara, cercando poi di controllarla mantenendo gli avversari a debita distanza nel punteggio. La posizione in classifica, d’altronde, consente una discreta tranquillità alla formazione allenata da Nenad Vucinic

 

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