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La presa di Istanbul per una Sidigas stupefacente

di Federico Contrada

Al debutto stagionale nella Basketball Champions League, la Sidigas Avellino ha vinto ad Istanbul contro il Besiktas, ribaltando ogni pronostico della vigilia; una vittoria inaspettata, anche alla luce della recente e pesante sconfitta in campionato a Brescia, e forse anche per questo ancor più bella per gli appassionati della Scandone, soprattutto per il manipolo di Original Fans presenti ieri nel palazzetto turco: a loro come sempre va fatto un grande applauso per esserci stati anche in una trasferta così lontana.

Una vittoria che è stata sì inaspettata, ma di certo non casuale: in un contesto generale di una partita di alto livello, giocata con velocità e precisione da entrambe le squadre, Avellino ha vinto mettendo sul campo esperienza e qualità, con giocate di talento unite ad ottime letture su entrambi i lati del campo. La squadra di Sacripanti ha dimostrato di avere carattere, quella garra tanto invocata finalmente è venuta fuori, e non è stato un caso che sia stato un grande protagonista Ariel Filloy, contrariamente alle ultime due gare; il cestista della Nazionale ha smentito nel modo migliore gli ancora troppi nostalgici di Marques Green, dando finalmente prova delle sue qualità, mettendo a referto 17 punti, di cui 7 nei 3 minuti finali, tra cui l’ultimo canestro che ha definitivamente chiuso il match sul punteggio di 80-86.

La Scandone ha giocato con armonia, pur incontrando delle difficoltà iniziali; nel primo quarto, infatti, era il solo Fesenko a trovare con facilità la via del canestro, mentre Rich era costretto a segnare con tiri forzati, e inoltre il fortunato canestro di Al da centrocampo allo scadere del primo quarto sembrava quasi il segnale di una disfatta annunciata (punteggio parziale 31-23). Ma i ragazzi di Sacripanti nel secondo quarto hanno cambiato passo, grazie ad un’efficace difesa a zona ed a buone collaborazioni offensive, specialmente tra Filloy e Fesenko: prima un “blocco e tiro” per una conclusione dall’arco, poi un movimento senza palla di aiuto al penetratore da parte del centro ucraino, consentivano al cestista ex-Venezia di realizzare i suoi primi 5 punti in casacca bianco verde; il parziale di 0-10 firmato Rich Leunen e Fitipaldo poi, limitava i danni consentendo di chiudere il secondo quarto sul 48-37.

Questo parziale non è stato altro che un assaggio di ciò che sarebbe successo in un terzo quarto dominato letteralmente dalla Scandone: l’atteggiamento difensivo che poco o nulla ha concesso agli avversari, e la qualità in zona offensiva sono stati i fattori decisivi per ribaltare inerzia e punteggio della gara; in questa fase di gioco, coach Sacripanti ha adottato l’ormai nota “difesa shake” , sfruttando prima la duttilità di Zerini poi la freschezza atletica di N’daye per attuare efficaci cambi difensivi che hanno confuso gli attacchi del Besiktas.

Nell’ultimo quarto,che ripartiva dal 64-74 entrambe le squadre hanno profuso il massimo sforzo per raggiungere la vittoria, e lo hanno fatto innalzando l’attenzione difensiva: naturale conseguenza sono stati lunghissimi 4’ senza canestri. I turchi si affidavano a Sanli, lungo atletico capace di scardinare il sistema difensivo predisposto dagli irpini, e riuscivano ad impattare sul 74 pari grazie anche alle triple dell’indomito Diebler (miglior realizzatore dell’incontro con 23 punti ). Ma negli ultimi minuti è salito nuovamente in cattedra Ariel Filloy, che andava prima a “lucrare” con esperienza ben 5 tiri liberi, di cui 3 andati a bersaglio, poi segnava in penetrazione, ed infine, come già anticipato in precedenza, realizzava in step back da tre punti il canestro finale quando mancavano 20 secondi, mettendo la parola fine alle ostilità.

La Scandone, oltre alla solita sostanza da Jason Rich, stasera ha avuto molto dai suoi playmaker; oltre a Filloy, anche Fitipaldo ha fornito una buona prova, realizzando canestri pesanti e dispensando buoni assist; dovrebbe migliorare solo in continuità, visto che le qualità sono indiscutibili. Il rientro a pieno ritmo di Kyrylo Fesenko è stato un fattore importantissimo: col cestista ucraino gli attacchi sono stati spesso più fluidi, grazie alla sua capacità di aprire il campo quando raddoppiato o triplicato, permettendo ai compagni tiri aperti e dunque maggiore percentuale di realizzazione; non è un caso che la Scandone abbia chiuso con un ottimo 62% nei tiri da tre. Nota di merito ormai consueta per il Professor Leunen, un giocatore infinito, che riesce a stupire ad ogni partita; per questa partita il suo tabellino ha registrato un “immacolato” 100% al tiro (3/3 da due 2/2 da tre).

Una vittoria dunque che fa molto morale, ma fa anche molta classifica; due punti pesanti perché ottenuti in trasferta contro la favorita per la vittoria del girone. Non saranno molte le squadre che usciranno vincitrici dal palazzetto del Besiktas, che resta una delle squadre più accreditate anche per la vittoria finale. D’altronde, ieri sera ai turchi mancavano due forti giocatori come Clarke e Boathright. Ma ciò non sminuisce certo la vittoria dei ragazzi di Sacripanti; l’obiettivo di passare il girone resta in piedi, e nel complesso dopo la prestazione di ieri si può finalmente iniziare a guardare con più ottimismo al futuro di questa stagione.

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